CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo



Cerca nel blog

lunedì 28 settembre 2015

Il crepacuore una sindrome di cui morire.



Con il termine  sindrome, in medicina,  si intendono un’ insieme  segni clinici e sintomi che insieme costituiscono le manifestazioni cliniche di una o diverse malattie.

Di recente e stato svolta una ricerca internazionale, sulla sindrome di takotsubo o cardiomiopatia da stress, più comunemente chiamata e conosciuta come “Crepacuore”, e i risultati sono veramente clamorosi.

I tassi di mortalità della sindrome del crepacuore, sono simili a quelli dei pazienti ricoverati in ospedale per infarto, si aggirano intorno al 5%.

Quindi, con il comune modo di dire ho un crepacuore, oggi s’identifica una vera è propria malattia; lo affermano anche i ricercatori dell’Istituto di Cardiologia dell’Università Cattolica  Policlinico Gemelli di Roma, co-autori nella ricerca effettuata a livello internazionale ed esposta sull’autorevole New England Journal of Medicine.

Leda Galiuto, docente alla Cattolica e cardiologa presso il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli, spiega che il crepacuore, o scientificamente chiamato la sindrome di takotsubo, si associa a malattie neurologiche o psichiatriche nella metà dei casi, in altre parole si presenta spesso in associazione a disturbi psichiatrici come la depressione.

I sintomi con cui si manifesta questa patologia, sono come quelli di un infarto, dolore al petto o affanno improvviso, ma sottoponendosi a una coronarografia d’urgenza, il risultato e che le coronarie sono sorprendentemente normali, senza stenosi, restringimento.

Anzi il cuore, al contrario, mostra un’alterazione nella sua forma, si trasforma in un palloncino, è una sindrome particolare che colpisce principalmente le donne.

«Le alterazioni del microcircolo coronarico hanno un ruolo fondamentale in molte malattie cardiovascolari e in particolare nella sindrome di takostsubo», aggiunge il professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli.

Il crepacuore una sindrome di cui morire colpisce principalmente le donne, e soprattutto quelle che hanno subito uno stress emotivo, principalmente un lutto, o un forte stress fisico come un intervento chirurgico.

Dunque la sindrome da crepacuore non è una patologia benigna come ritenuto finora, quindi lo studio svoltosi è molto importante perché permetterà di scoprire i nuovi bersagli terapeutici per il trattamento della malattia, salvando in questo modo diverse vite umane.

Sono veramente tante e molto importanti le università e i centri internazionali che sono stati coinvolti in questo lavoro, tra cui la Mayo Clinic di Rochester, l’Università di Zurigo e l’Oxford University.

Si tratta del primo studio internazionale sulla sindrome di takotsubo, ha coinvolto complessivamente ventisei centri di nove Paesi tra Europa e Stati Uniti.

I pazienti, che sono stati sottoposti a visite e studiati sono ben 1.750, lo scopo finale, l’obiettivo, erano, infatti, arrivare a comprendere l’evoluzione clinica della malattia, e valutare i risultati della terapia che oggi è in uso.

Alla luce dello studio svoltosi, tutti i protagonisti della ricerca evidenziano l’importanza primaria della gestione clinica dei pazienti, nella fase acuta, proprio perché i tassi di mortalità sono molto elevati, come per un infarto, e ha volte i sintomi sono trascurati o non presi troppo in considerazione, rischiando di non arrivare in tempo per essere salvati.


Francesca Capiloni

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *