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martedì 6 ottobre 2015

Da General Electric Healthcare il più grande impianto modulare al mondo nel biofarmaceutico

SE A VIAGGIARE È LA FABBRICA: GE HEALTHCARE ASSEMBLA IL PIÙ GRANDE IMPIANTO MODULARE AL MONDO NEL SETTORE BIOFARMACEUTICO

  • Costruiti in Germania, Svezia e Stati Uniti, i componenti di KUBio verranno montati nel sito produttivo di JHL Biotech in Cina
  • L'impianto permetterà di realizzare biofarmaci per mercati in cui normalmente sarebbero troppo costosi

MILANO, 6 ottobre 2015 – Ordinare un prodotto online e riceverlo a casa propria è ormai questione di un click, ma ora l'azienda taiwanese JHL Biotech ha alzato il tiro, ordinando un intero stabilimento farmaceutico equipaggiato con tecnologie all'avanguardia, costruito con componenti realizzati da General Electric Healthcare in Germania, Svezia e Stati Uniti. 

Si tratta di KUBio, il più grande impianto modulare monouso al mondo per la creazione di biofarmaci, che ha da poco lasciato l'Europa per dirigersi verso il sito produttivo di JHL Biotech a Wuhan, la capitale della provincia di Hubei, in Cina. Una volta che i 62 moduli dell'impianto raggiungeranno il Biolake Science Park di Wuhan, permetteranno all'azienda taiwanese di realizzare biofarmaci per mercati in cui altrimenti risulterebbero troppo costosi.

I biofarmaci sono una nuova categoria di medicinali realizzati con stringhe di proteine complesse. Gli esempi vanno dall'insulina sintetica alle medicine che possono essere usate per terapie contro il cancro, l'artrite reumatoide e altre malattie.

La produzione di farmaci in contenitori di plastica monouso elimina la necessità di attività costose come pulizia e sterilizzazione. Inoltre, i contenitori possono essere configurati per essere utilizzati con farmaci diversi, in maniera rapida. Innovazioni che potrebbero rendere le fabbriche più piccole ed efficienti. Con KUBIo, GE Healthcare si è impegnata per valorizzare al massimo le potenzialità dell'impianto modulare in ambito biofarmaceutico. 

La soluzione offerta da KUBIo comprende tutto, dalle attrezzature di biotrattamento alla costruzione della struttura, passando per il coordinamento generale del progetto. Per l'80-90%, i moduli del sito arrivano già muniti del sistema di riscaldamento, ventilazione, aria condizionata, della camera bianca, degli attrezzi da lavoro e della rete di tubature necessaria per far funzionare l'impianto.

Una volta in Cina, GE si occuperà dell'assemblaggio dell'impianto, di certificare l'equipaggiamento e di formare il personale JHL. La struttura KUBio di Wuhan avrà una superficie di circa 2.400 metri quadri (circa la metà dell'estensione di un campo di calcio) e conterrà un numero di bioreattori monouso corrispondenti alla capacità di 2.000 litri.

"Si tratta di un progetto davvero innovativo", ha commentato Oliver Loeillot, General Manager Life Sciences Asia di GE Healthcare. "Oggi il 98% delle fabbriche biofarmaceutiche sono ancora costruite sul posto, con metodi convenzionali: ciò significa che prima viene progettata ed edificata la struttura, e in seguito occorre circa un anno per renderla attiva e funzionante. La nostra concezione è totalmente differente in quanto presuppone che queste attività vengano svolte in parallelo, permettendo di guadagnare circa un anno e mezzo di tempo. E le società biofarmaceutiche hanno bisogno proprio di questo: velocità".

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