- È necessario intervenire in modo concreto per ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Uno dei modi più efficaci è il perseguimento di un'efficienza energetica sempre maggiore, soprattutto nell'edilizia civile.
- In Italia, difatti, il 71% del parco edilizio ha più di quaranta anni. Intervenire su questo patrimonio consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2 di 892.000 tonnellate l'anno e di tagliare la bolletta energetica dell'8,2%.
- Per raggiungere tale obiettivo, la direzione giusta è l'incentivazione delle cosiddette riqualificazioni profonde, che non possono prescindere dagli interventi di coibentazione.
- È necessario, però, che gli obiettivi di efficienza energetica siano raggiunti garantendo il pieno rispetto della salute umana.
- A tal proposito, un esempio virtuoso è l'approvazione, da parte della Conferenza Stato – Regioni, del documento, elaborato dal Ministero della Salute, "Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l'applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute".
- Nelle Linee Guida sono indicati, difatti, in modo chiaro e univoco, i criteri da seguire per utilizzare in sicurezza le Fibre Artificiali Vetrose, in particolare l'importante sottogruppo delle lane minerali (lana di roccia e lana di vetro per isolamento) impiegate per gli interventi di coibentazione, che risultano tra le FAV più sicure.
Roma, 13 ottobre 2015 – Se non sarà ridotta drasticamente, fin da subito, la quantità di CO2 presente nell'atmosfera si avranno "nazioni sommerse, città abbandonate e profughi in fuga ovunque." È l'allarme lanciato dal presidente americano Obama, nel corso della conferenza sull'Artico ad Anchorage, in Alaska, lo scorso 1° settembre.
È fondamentale, pertanto, pensare allo sviluppo sempre più in un'ottica di sostenibilità, con un'attenzione maggiore all'efficienza energetica e alla salute.
In Italia, il settore più energivoro è quello dell'edilizia civile (residenziale, uffici e negozi) che, nel periodo 1990-2012, ha registrato un aumento dei consumi del 35%. Otto milioni di edifici, pari al 71% del parco edilizio, hanno più di quaranta anni. Intervenire su questo patrimonio, per rendere più efficienti i consumi energetici, consentirebbe di ridurre le emissioni di CO2 di ben 892.000 tonnellate l'anno e di tagliare la bolletta energetica dell'8,2%, creando, inoltre, più di 1,7 milioni di posti di lavoro.
Per cogliere questi obiettivi, il settore edilizio ha necessità di un concreto intervento legislativo che miri all'incentivazione delle cosiddette riqualificazioni profonde: soluzioni di lungo periodo per il contenimento dei consumi energetici. Tra queste, le più importanti sono quelle relative alla coibentazione degli edifici.
È necessario, però, che gli obiettivi di efficienza energetica siano raggiunti garantendo il pieno rispetto della salute umana. Questa è una delle responsabilità cruciali per il legislatore. Un esempio virtuoso in tal senso è quanto realizzato per regolare l'utilizzo in sicurezza delle Fibre Artificiali Vetrose (FAV), il più importante gruppo di fibre artificiali inorganiche, del quale fanno parte anche le lane minerali (lana di vetro per isolamento e lana di roccia), impiegate proprio nella coibentazione degli edifici.
Il 25 marzo 2015, difatti, la Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano ha approvato il documento, elaborato dal Ministero della Salute, "Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l'applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute". In particolare, le Linee Guida, un esempio di sinergia fra diversi livelli governativi centrali e periferici, definiscono le caratteristiche che devono possedere le FAV (dunque anche le lane minerali) affinché non siano classificate come sostanze pericolose e quindi possano essere utilizzate senza rischi per la salute.
È infatti sufficiente che le lane rispettino la "nota Q" o la "nota R"; la prima richiede che, tramite un test, sia comprovata l'elevata bio-solubilità delle fibre (ovvero la capacità di essere smaltite dall'organismo prima che possano dare luogo a effetti di bio-persistenza); la seconda richiede che le fibre abbiano un diametro medio ponderale superiore a 6 micron.
Le lane minerali prodotte e distribuite dai soci FIVRA sono tutte conformi alla Nota Q e non sono dunque classificate pericolose per la salute. Il rispetto della Nota Q, difatti, è attestato sia da autorevoli istituti di fama internazionale, come ad esempio il Fraunhofer, sia dall'adesione dei soci FIVRA al marchio europeo EUCEB, lo European Certification Board per i prodotti da lane minerali.
A ulteriore riprova della loro sicurezza, le lane minerali prodotte dei soci FIVRA, sono esentate dalla compilazione della Scheda Dati Sicurezza.
Secondo Gianni Scotti, Presidente di FIVRA: "è ora di intervenire in modo sostanziale per favorire lo sviluppo industriale e l'efficienza energetica, nel pieno rispetto della salute umana. In questo ambito, la strada da percorrere, per il legislatore, è quella delle incentivazioni economiche, unite a interventi normativi che tutelino la salute. In questo senso, le Linee Guida per l'utilizzo delle FAV sono un esempio virtuoso da seguire. Adesso tutti gli operatori del settore hanno uno strumento chiaro ed efficace per utilizzare in totale sicurezza le lane minerali – continua Scotti - Sono proprio soluzioni come questa che aiutano a far ripartire il settore edilizio, cruciale per lo sviluppo economico del Paese. In questo modo, infatti, si sgombra definitivamente il campo da informazioni pseudo-sanitarie, quasi sempre basate su convinzioni datate o totalmente errate, che in passato hanno nuociuto non poco alla crescita dell'intero settore edilizio e, quindi, dell'economia italiana."
F.I.V.R.A.
È l'associazione italiana senza fini di lucro che rappresenta i principali produttori di lana di roccia e lana di vetro presenti sul territorio italiano.
Costituita il 4 agosto 2003, ha come obiettivo la promozione dei propri manufatti come isolanti destinati ai settori dell'edilizia e dell'industria, allo scopo di contribuire in maniera rilevante al risparmio energetico, alle riduzioni delle emissioni di CO2, nonché al miglioramento del comfort abitativo termico e acustico.
F.I.V.R.A. è socia di Eurima (European Insulation Manufacturers Association), l'associazione che dal 1959 rappresenta i produttori europei di lana di roccia e lana di vetro, promuovendo la crescita e la regolamentazione degli standard nell'uso dei materiali isolanti. F.I.V.R.A. intende promuovere l'utilizzo delle lane minerali come materiali isolanti, per contribuire allo sviluppo delle corrette politiche di risparmio e di efficienza energetica che l'Italia deve necessariamente implementare per adeguarsi agli standard europei ed utilizzarne il potenziale in termini di rilancio dell'economia ed aumento dei posti di lavoro. L'Associazione, inoltre, ritiene fondamentale dialogare con le Istituzioni per rappresentare in ambito nazionale ed europeo un comparto rilevante in termini di fatturato, occupazione, innovazione tecnologica e nella ricerca e sviluppo nel settore edilizio. I produttori rappresentati da F.I.V.R.A. sono: Isover Saint-Gobain, Knauf Insulation, Paroc, Rockwool, URSA.
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