Le carni Made in Italy sono – sottolinea la Coldiretti - più sane, perché magre, non trattate con ormoni, a differenza di quelle americane, e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione "Doc" che assicurano il benessere e la qualità dell'alimentazione degli animali. E per gli stessi salumi si segue una prassi di lavorazione di tipo 'naturale' a base di sale. Non a caso il nostro Paese vanta il primato a livello europeo per numero di prodotti a base di carne "Doc", ben 40 specialità di salumi che hanno ottenuto la denominazione d'origine o l'indicazione geografica.
A dover rassicurare i consumatori italiani è tra l'altro - rivela la Coldiretti - una frase riportata sullo stesso studio dell'Oms dove si afferma chiaramente che "E' necessario capire quali sono i reali margini di rischio ed entro che dosi e limiti vale la pena di preoccuparsi davvero". Altrettanto importante è capire esattamente di quali tipi di carne e di quali sistemi di lavorazione si sta realmente parlando quando si punta il dito contro la carne. Basti pensare agli Usa, dove il consumo di prodotti a base di carne è superiore del 60 per cento superiore all'Italia e dove l'utilizzo di ormoni e di altre sostanze atte a favorire la crescita degli animali è considerato del tutto lecito.
"L'ennesimo falso allarme che non riguarda le nostre produzioni conferma la necessità di accelerare nel percorso dell'obbligo di etichettatura d'origine per tutti gli alimenti, a partire dai salumi - conclude il presidente della Coldiretti - E' questa la vera battaglia che l'Italia deve fare in Europa per garantire la salute dei suoi cittadini e il reddito delle sue imprese".
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