Nel corso degli ultimi anni la sopravvivenza a molte patologie, sia acute che croniche, è migliorata significativamente e la domanda di cure sempre più efficaci continua a crescere, specialmente in campo oncologico. Ricerca scientifica mirata a target specifici, farmaci sempre più efficaci e avanguardie terapeutiche stanno contribuendo in maniera determinante all'incremento dell'aspettativa di vita per gli oltre 360.000 cittadini a cui ogni anno viene diagnosticato un tumore.
Tuttavia, farmaci anti-neoplastici e immunomodulatori vivono anche molteplici e gravi criticità: da un lato le terapie oncologiche rappresentano infatti le note di spesa più dolenti per i bilanci del nostro SSN (si stima che nel periodo 2014 – 2016 verrà registrato uno sforamento di circa 3,8 miliardi di euro rispetto al tetto di spesa programmato), dall'altro fanno registrare un ritardo tutto pericolosamente italiano nell'accesso all'innovazione, ritardo che si manifesta a macchia di leopardo sul territorio nazionale.
Come garantire l'ingresso di questi prodotti all'avanguardia senza far crollare i conti della sanità pubblica? Come assicurare il diritto omogeneo alla salute a tutta la popolazione italiana? Quali sono le priorità e le responsabilità della politica sanitaria di fronte a queste critiche situazioni?
Di queste e di altre tematiche connesse si parlerà in occasione del Convegno "Farmaci Innovativi in Oncologia" organizzato dall'Associazione Dossetti, che si terrà venerdì 26 febbraio presso la Sala Capitolare della Biblioteca del Senato "Giovanni Spadolini" a Roma (ore 8.30-14.00). "Abbiamo organizzato questa giornata con i migliori esperti dell'oncologia nazionale per riflettere sulle proposte per una nuova governance del sistema, al fine di garantire il diritto universale alle migliori terapie per tutti i cittadini, superando le inusitate differenze regionali esistenti in Italia" dichiara il Segretario Nazionale dell'Associazione, Claudio Giustozzi, "Abbiamo l'obiettivo dichiarato di creare un fronte di opinione sociale e civile, per abbattere i tempi biblici di accesso ai nuovi farmaci: dati alla mano, un farmaco è disponibile nel nostro Paese mediamente 427 giorni dopo l'approvazione comunitaria, contro i 109 giorni registrabili nel Regno Unito. I cittadini italiani si meritano di ricevere uniformemente le migliori terapie frutto degli ingenti investimenti fatti dal mondo della ricerca e della produzione, senza distinzioni regionali: la Dossetti farà di tutto perché questo accada, producendo al termine del simposio un documento che sarà inviato al premier Renzi, al ministro Lorenzin e condiviso con i rappresentanti delle Commissioni sanità di Camera e Senato".
La sfida per una "nuova governance di sistema" ha portato l'Associazione a organizzare questo evento di altissimo profilo scientifico, con un'agenda che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dei maggiori esperti in materia: Stefano Cascinu, oncologo del Policlinico di Modena; Francesco Cognetti, presidente della Fondazione "Insieme contro il Cancro"; Ruggero De Maria Marchiano presidente di Alleanza Contro il Cancro; Laura Fabrizio presidente della SIFO; Stefano Fais ed Enrico Proietti dell'Istituto Superiore di Sanità; Daniele Farci, consigliere nazionale di AIOM e Maurizio Tomirotti, presidente del CIPOMO. Interverrà inoltre Carla Collicelli, direttore generale del CENSIS, che da anni analizza ed approfondisce la condizione assistenziale dei malati oncologici.
Assieme ai rappresentanti del mondo politico e delle associazioni dei pazienti, di aziende tra cui Novartis, AMGEN, MSD e Sanofi, l'evento si posiziona come un momento di autorevole riflessione sul delicato equilibrio tra il diritto alle cure e le risorse disponibili. Sempre, come da vocazione dell'Associazione Dossetti, alla luce e nel chiaro rispetto dell'art.32 della Costituzione.
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento