IL CROWDFUNDING A SOSTEGNO DELLE DONNE IN CHEMIOTERAPIA
SU LABORIUSA.IT VIA ALLE DONAZIONI PER IL PROGETTO "MEDICHAIR"
Obiettivo dell'iniziativa curata da Medicare Onlus è l'acquisto di 6 parrucche, come ausili durante le cure antitumorali
"MedicHair: la bellezza, oltre la malattia" è il nuovo progetto che porta il "timbro" di Laboriusa, la piattaforma siciliana di crowdfunding per la raccolta di capitali di solidarietà tramite le tecnologie digitali.
L'obiettivo è raccontato nel nome stesso dell'iniziativa, voluta e ideata da Medicare Onlus (Mediterranean Cancer Support Rehabilitation) a sostegno delle donne in chemioterapia: Medic + Hair, cioè "medicina" e "capelli", il primo come segnale della necessità di cure, il secondo come simbolo di bellezza. Due aspetti che purtroppo nel caso dei trattamenti antitumorali sembrano spesso escludersi a discapito del secondo. La perdita della capigliatura, e più in generale della propria femminilità fisica, accompagnata da altri cambiamenti del corpo, mettono a dura prova l'autostima della donna e la fiducia nel percorso di lotta alla malattia.
I soci di Medicare Onlus hanno quindi promosso su www.laboriusa.it una raccolta fondi per acquistare sei parrucche (ausili non rimborsati dal Sistema sanitario nazionale) da mettere gratuitamente a disposizione delle donne in cura che non hanno possibilità economiche, e in corrispondenza dei bisogni di ciascuna di loro. Il costo totale del progetto è di 1.000 euro, una cifra che rappresenta anche il primo importante passo di un percorso che vuole andare più lontano. Medicare Onlus intende regalare alle pazienti anche la consulenza di stylist ed esperti di bellezza, che le aiutino a nascondere i segni della terapia e soprattutto a valorizzare il loro aspetto fisico.
«Anche e soprattutto in un momento così difficile della propria esistenza è fondamentale prendersi cura di sé, sentirsi bella e soprattutto sentirsi ancora una donna – affermano i soci – In Italia oggi sono oltre 38mila le donne colpite ogni anno da tumore della mammella, e circa 4mila quelle che ricevono una diagnosi di carcinoma dell'ovaio. I progressi delle terapie hanno aumentato le percentuali di sopravvivenza, ma l'impatto della malattia e dei trattamenti, chirurgici, radioterapici e farmacologici, sulla qualità di vita della donna è ancora forte. Per questo noi desideriamo donare loro, con il contributo di tutti, "una marcia in più" per andare avanti».
foto: Olimpia, testimonial del progetto
--
www.CorrieredelWeb.it
Nessun commento:
Posta un commento