Rumore: Ministero della Salute, urge rispetto norme per prevenire gravi danni uditivi
Roma, 28 lug – Danni uditivi, malattie cardiovascolari, disturbi del sonno, influenza negativa sulla sfera psicofisica e psicologica; riduzione della abilità cognitive nei bambini e anche interferenze con il comportamento sociale (come l'aggressività). Sono solo alcuni degli effetti che l'inquinamento acustico ha sulla salute e la vita delle persone. Un 'bollettino di guerra' che ci rivela un problema grave spesso sottovalutato ma di forte impatto e ''notevole portata" sulla vita di tutti noi. In un'intervista a Radio Colonna, nell'ambito della campagna "Spegni il rumore accendi il divertimento", Giuseppe Ruocco, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, illustra le diverse problematiche scaturite dagli eccessi di decibel nelle nostre città auspicando "il rispetto della normativa vigente" accompagnata da una corretta informazione ed educazione dei cittadini "perché adottino comportamenti corretti per ridurre le fonti di inquinamento evitabili, derivanti spesso da cattive abitudini".
"Come prima cosa – spiega Ruocco - occorre garantire l'applicazione della normativa esistente, specialmente nei locali più a rischio come le scuole dove sono esposti soggetti vulnerabili come i bambini e le discoteche dove i nostri ragazzi, ma anche i lavoratori sono particolarmente esposti". Nell'ambito dell'ultimo Piano Nazionale della Prevenzione, ricorda Ruocco, "sono previste linee di intervento in materia di prevenzione dell'ipoacusia e della sordità". "Dai dati epidemiologici dovrebbero trarsi indicazioni per l'edilizia delle città, per esempio sulla localizzazione delle scuole o di luoghi dedicati all'infanzia", sottolinea ancora.
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