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martedì 13 novembre 2018

AMCLI - ANTIBIOTICO RESISTENZE: UNA MINACCA IN CONTINUA EVOLUZIONE MA POTENZIALMENTE CONTROLLABILE

XLVII Congresso Nazionale AMCLI (Rimini 10-13 novembre 2018)

ANTIBIOTICO RESISTENZE: UNA MINACCA IN CONTINUA EVOLUZIONE   MA POTENZIALMENTE CONTROLLABILE 

 

AMCLI annuncia l'avvio di uno studio policentrico sulle colonizzazioni da batteri multiresistenti che sarà presentato nel 2019

 

Milano, 12 novembre 2018 –  Da minaccia difficilmente contenibile a nemico di cui si inizia finalmente a sapere di più e che, grazie alla tecnologia disponibile e ad una maggiore sensibilità dei diversi stakeholders coinvolti, potrebbe essere controllato e contenuto nei prossimi anni. Tuttavia non è una battaglia facile dal momento che si stimano oltre 390mila decessi in Europa nel 2050 per infezioni da batteri multiresistenti.

 

È questo lo scenario chiaro-scuro tratteggiato a Rimini nel corso delle sezioni dedicate al tema delle antibiotico resistenze che si sono tenute oggi al Congresso Nazionale AMCLI.

 

Il livello delle antibiotico resistenze in molti patogeni batterici resta ancora alto, aggravato dal riemergere di alcune resistenze che si erano precedentemente ridotte. È il caso, ad esempio, degli enterecocchi resistenti alla vancomicina. "Questo è un fenomeno che preoccupa molto la comunità dei microbiologi clinici, anche in ragione del fatto che non conosciamo al momento le ragioni per le quali si riattivano queste resistenze" ha sottolineato Gian Maria Rossolini, ordinario di microbiologia clinica presso l'Università di Firenze, Responsabile del laboratorio di microbiologia dell'azienda Ospedaliera Universitaria Careggi e componente del consiglio direttivo AMLI.

 

Le cause della resistenza, è stato ricordato, sono diverse e vanno dall'utilizzo inappropriato degli antibiotici alla mancanza di adeguate misure di controllo delle infezioni. "Trattare in modo appropriato una infezione da betterio antibiotico resistente richiede anche una gestione personalizzata del paziente durante il suo ricovero, con in primis un isolamento per evitarne la diffusione. Questo necessariamente si scontra con difficoltà dovute sia all'organizzazione dei nostri reparti sia ai costi che questo richiede" aggiunge Rossolini. Occorrerebbe, quindi, ripensare all'organizzazione dei reparti per facilitare il controllo delle infezioni, con relativi fabbisogni in termini di personale, strumenti e spazi.

 

Tuttavia, rispetto a soli due anni fa, la situazione appare migliorata. "Oggi operiamo in un contesto che ha preso maggiore conoscenza del problema: a livello istituzionale è stato elaborato e approvato il primo piano di contrasto per l'antibiotico resistenza. Come microbiologi clinici disponiamo di nuovi strumenti diagnostici che permettono di ridurre i tempi di risposta e l'analisi dei batteri, perfezionando la terapia antibiotica da somministrare ai pazienti. Inoltre sono recentemente entrati in commercio nuovi antibiotici per le multi resistenze. Questo dota il clinico di strumenti terapeutici più efficaci. Infine, è cresciuta la sensibilità nel pubblico e presso gli operatori sanitari. Vi è una consapevolezza maggiore del problema e degli accorgimenti che occorre adottare" aggiunge Rossolini.

 

Proprio su questo tema nel corso del Congresso AMCLI ha annunciato l'avvio di uno studio policentrico su oltre 20 centri in Italia che analizzerà le colonizzazioni da batteri multi resistenti più diffuse e temibili. "I risultati saranno disponibili a metà 2019, e li presenteremo al prossimo Congresso di Rimini" ha ricordato Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI e Direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale Ovest milanese.

 

Tornando al futuro della lotta alle antibiotico resistenze da Rimini emerge la grande importanza della genomica, per lo studio e il contrasto dei batteri multiresistenti. "Una sfida è certamente la migliore comprensione dei meccanismi di interazione con l'ospite. Capire come e perché i batteri in alcuni casi colonizzano e in altri infettano il paziente. Come si blocca questo fenomeno? Si sta inoltre valutando il ruolo e la prospettiva di strategie alternative come vaccini, batteriofagi e trapianto di microbiota" conclude Rossolini.

 

Proprio in occasione del Congresso nazionale di Rimini, e per contribuire maggiormente ad una corretta infezione sui grandi temi della salute e della sanità, AMCLI  ha aperto la sua pagina social su Facebook, https://www.facebook.com/associazioneamcli/, attraverso la quale saranno resi accessibili a tutti gli interessati materiali, interviste e approfondimenti sui grandi temi della microbiologia discussi durante il Congresso.

 

 

AMCLI - Associazione Microbiologi Clinici Italiani - è stata costituita nel 1970 ed è articolata su delegazioni regionali. L'associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore U.O. Microbiologia A.S.S.T Ovest Milanese, Legnano. Tra le finalità statutarie di AMCLI, lo sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società scientifica è operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d'interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d'organo, sulle infezioni nell'anziano e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico, sulle infezioni materno-fetali, sull'immunologia e sulle malattie parassitarie.



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