Il piombo è un metallo tossico e, a causa della sua pericolosità, in molti settori è vietato l'utilizzo. Le munizioni da caccia, però, continuano ad essere prodotte con il piombo, con gravi conseguenze per la fauna e per l'equilibrio dell'ecosistema.
“In ambito venatorio, gli animali assumono il piombo in diversi modi: possono inghiottire delle munizioni, scambiandole per cibo, possono ingerire i pallini che si trovano all'interno dei corpi delle prede oppure possono assumere piombo in maniera indiretta, attraverso i tessuti stessi delle prede. Queste circostanze – dichiara la senatrice Daniela Donno (M5S) - favoriscono la diffusione del saturnismo, un'intossicazione cronica causata dall'ingestione protratta nel tempo di dosi non immediatamente letali di piombo”.
Per questo, svariati esemplari della fauna italiana sono a rischio. Non solo. Esiste un pericolo concreto anche per la salute umana, legato a chi consuma selvaggina uccisa con munizioni di piombo.
“Chiediamo in maniera tassativa – afferma Daniela Donno (M5S), prima firmataria di una interrogazione parlamentare sul tema indirizzata al Ministero dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno – se non intendano valutare di avviare opportune iniziative che vietino definitivamente l'uso delle munizioni di piombo in ambito venatorio, soprattutto dove l'impatto sulla fauna ha incidenza maggiore. Inoltre, è necessario che si proceda ad una bonifica dei siti contaminati anche attraverso una tabellazione e perimetrazione delle aree in cui è maggiore la concentrazione di pallini di piombo. Infine, chiediamo che sia fatta informazione tra i cacciatori con adeguate campagne esplicative. Un tema così delicato deve passare al vaglio del Governo – conclude la senatrice Donno – non si possono continuare ad ignorare gli effetti tossici del piombo sugli esseri viventi”.
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