Mens sana in corpore sano. Un detto millenario che è sempre comunque attuale anche secondo la scienza. Secondo alcuni studi, infatti, esistono cibi che a lungo andare arrivano letteralmente a uccidere il nostro organo pensatore. Alimenti che sarebbero causa o concausa di malattie degenerative.
A ricordarlo Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che riporta un elenco di quello che sono sotto la lente d’ingrandimento di questi studi e che quindi andrebbero evitati, o se proprio non possiamo farne a meno, almeno ne dovremmo diminuire il consumo.
•Patatine fritte. Gustose, piacciono a tutti bambini e grandi. Peccato che fanno molto male. Tanto all'organismo, quanto al cervello. Se poi sono state fritte in olio già utilizzato precedentemente, diventano anche tossiche. Il motivo è che l'olio cotto a temperature elevate genera alcune sostanze “pericolose” tra cui l’acrilamide, che è appunto tossica.
•Insaccati. Stando ad alcune ricerche potrebbero causare carcinomi al cervello a causa del loro contenuto di nitrito di sodio.
•Zucchero. Se è vero che da una parte è il principale nutrimento del cervello, è anche vero che abusiamo di quello raffinato. Il tutto a discapito di zuccheri meglio assimilabili dall'organismo. Uno dei problemi principali nel limitarne l'assunzione, è l'industria alimentare. Le grandi aziende utilizzano infatti lo zucchero raffinato in molti prodotti, soprattutto in scatola e in quelli già pronti (compresi i cibi salati). L'unico modo per limitarne davvero il consumo è cucinare i nostri piatti evitando quelli già pronti e controllare le etichette quando facciamo la spesa.
•Dolcificanti. Non sono affatto l'alternativa allo zucchero. I dolcificanti sono trattati chimicamente e l'abuso potrebbe addirittura provocare tumori al cervello.
•Cibo spazzatura. Ci piace il fast food? Bene. Ma ha un prezzo. Se il cibo spazzatura costa meno di quello sano, a lungo andare ci costerà in salute. Valutiamo attentamente dove è meglio risparmiare.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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