Di dieta vegana
si parla sempre più spesso, tanto che gli alimenti cruelty-free sono entrati
ufficialmente nel paniere dell’Istat, che misura i consumi degli italiani.
Si tratta di una
tendenza che prende sempre più piede, anche a livello locale. Secondo il
rapporto Eurispes, nel giro di un solo anno, le persone che si dichiarano
vegane sono di fatto triplicate, passando da meno dell’1% nel 2016 al 3% nel
2017, a fronte di una diminuzione complessiva dei vegetariani, che ora sono il
4,6%, in calo del 2,5% rispetto al 2016.
Si tratta di
numeri confermati anche dalla crescita delle vendite di alimenti legati in
qualche modo alla dieta vegana: latti vegetali (+19%), zuppe (+37%), piatti
pronti, condimenti, salse e sostituti dei secondi piatti (+27,1%).
Dal 2016 esiste
anche un corso dedicato di specializzazione universitaria, presso l’Università
Politecnica delle Marche: il master online in Alimentazione e Dietetica
Vegetariana, attualmente unico in Europa sulle pratiche alimentari green, che
ogni anno vede aumentare il numero dei propri iscritti.
Rischi e benefici
Il dibattito sugli aspetti positivi e potenzialmente
negativi di una dieta vegana è in continua evoluzione. Sono sempre più numerosi
gli studi che intendono valutare l'impatto dell'alimentazione sulla salute
umana. Ormai sappiamo con certezza che un consumo eccessivo di carni rosse
presenta un impatto negativo, perché può aumentare il rischio di sviluppare
forme tumorali e disturbi a livello cardiovascolare.
Gli elementi da tenere in considerazione, secondo gli
specialisti Top Doctors (www.topdoctors.it) sono diversi:
“Quando si
sceglie una dieta vegana occorre fare attenzione al fatto che sia ben
bilanciata e il più varia possibile, evitare la monotonia alimentare ed
assumere quotidianamente alimenti ricchi in proteine vegetali.”, spiega il Dott. Alessandro Saibene. “Sarebbe
effettivamente importante rivolgersi ad uno specialista in nutrizione che
sappia fornire i consigli alimentari necessari ad evitare, o comunque a
minimizzare, eventuali carenze.”
“Una dieta
completamente priva di alimenti di origine animale potrebbe risultare carente di
alcuni aminoacidi essenziali”, commenta il Prof.
Carlo Oreste Cangiano. “Nei bambini e nei giovani in età prepuberale questa
carenza potrebbe avere conseguenze sul normale accrescimento corporeo,
esponendo gli stessi a pericoli quali la sterilità in età adulta ed a varie
forme di anemia. Nell'adulto si potrebbero presentare disturbi della memoria e
dell'attenzione, nonché carenze a carico del sistema immunitario.”
Quali
gli elementi nutrienti che non devono mancare?
Perché si riveli
benefica, una dieta vegana non deve essere improvvisata. Gli elementi nutrienti
che tipicamente si ritrovano in alimenti di origine animale devono essere
rimpiazzati con elementi corrispondenti provenienti dal mondo vegetale. In
questo senso, l’opinione degli specialisti è abbastanza omogenea, anche se non
mancano opinioni e pareri diversi.
“Sono
fondamentali le proteine, dando quindi ampio spazio ai legumi, che tra l’altro
contengono anche ferro, altro elemento che non può mancare con la dieta, sia
pure in forma meno biodisponibile. Altro elemento indispensabile è il calcio,
che può essere introdotto con le acque minerali (puntando su quelle più ricche in
calcio), con soia e derivati, con alcuni vegetali come cime di rapa e verze
scure,” aggiunge il Dott. Alessandro
Saibene.
“Altro punto critico è la
vitamina B12, poco rappresentata negli alimenti di origine vegetale, ma comunque
presente nella soia. Spesso però diviene indispensabile assumere integratori
che la contengano. Infine, non vanno dimenticati gli omega 3, che possono
essere introdotti tramite il consumo di frutta secca, specie noci e mandorle,
che ne contengono in buona quantità.
“Al fine di
ovviare in parte alle carenze create dall’assenza di alimenti di origine
animale, un consiglio basato su evidenze scientifiche è quello di assumere
integratori, prescritti dal nutrizionista, contenenti gli aminoacidi essenziali
carenti nella dieta vegana”, conclude il
Prof. Carlo Oreste Cangiano.
Collaborazioni:
Hanno collaborato alla stesura del presente comunicato alcuni dei migliori
medici specialisti italiani presenti nel panel di Top Doctors:
Dott. Alessandro Saibene, Dietologo
http://www.topdoctors.it/dottori/saibene
Prof. Carlo
Oreste Cangiano, Nutrizionista
http://www.topdoctors.it/dottori/cangiano
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