Nei giorni scorsi, il produttore alimentare "Grandi Salumifici italiani" detentrice del marchio "Casa Modena" ha effettuato il richiamo dagli scaffali dei "Teneroni di petto di pollo" in confezioni da 150 g.
La procedura ha riguardato quasi tutto il territorio nazionale in oltre 600 supermercati della grande e media distribuzione.
Per quanto è dato sapere a seguito di controlli effettuati dalla Asl di Alessandria sarebbe stato appurato che il prodotto in questione sarebbe stato confezionato con carne congelata importata dal Brasile che aveva superato il Termine Minimo di Conservazione (TMC).
V'è da specificare, onde evitare inutili allarmismi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che il provvedimento, riguarda solo 5 lotti (12406304, 12407201, 12407606, 12408304, 12409004), anche se per precauzione Grandi Salumifici Italiani ha deciso di ritirare tutte le confezioni in commercio comprese quelle in giacenza presso i magazzini in attesa di essere distribuiti.
Inoltre, non è stata lanciata un'allerta sanitaria perché non sussiste alcun pericolo per la salute tanto che non è apparso alcun comunicato sui siti dei gruppi della grande distribuzione perchè non ci sono motivi sanitari.
I procedimenti di preparazione consentono, infatti, di evitare che vi siano problemi a livello microbiologico in quanto l'impasto ricavato dai petti di pollo viene infatti sottoposto a ben due processi di cottura.
Il provvedimento di ritiro dal commercio è stato un atto dovuto perché la materia prima utilizzata aveva superato il Termine Minimo di Conservazione e quindi non poteva essere destinata ad uso alimentare. La causa sarebbe stata dovuta dal comportamento fraudolento di un grossista che avrebbe modificato il Termine Minimo di Conservazione della carne congelata venduta in danno di "Grandi Salumifici Italiani".
Secondo quanto è dato apprendere, oltre al ritiro precauzionale di tutti i lotti, sono state eseguite numerose analisi senza riscontrare anomalie organolettiche o questioni di carattere microbiologico.
L'annuncio non è apparso sui siti delle catene di supermercati che solitamente avvisano i clienti quando un cibo viene ritirato dagli scaffali, perchè non ci sono motivi sanitari.
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