Come già reso noto in precedenza, da tempo sono state fornite dal Ministero informazioni ed istruzioni ai propri Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e a tutte le altre Amministrazioni che sono interessate alla gestione di problematiche sanitarie, incluse quelle che si occupano dei migranti irregolari, e vengono diffusi regolari aggiornamenti sulla situazione, in coerenza con quanto comunicato in proposito dall'Organizzazione mondiale della sanità e con le valutazioni del Centro europeo per il controllo delle malattie (ECDC).
Con riferimento specifico ad eventuali rischi connessi ai flussi migratori irregolari, si segnala che la durata dei percorsi che porta i migranti dai propri Paesi di origine all'Italia rende ancora remota la possibilità che l'eventuale insorgenza della malattia, che ha un periodo di incubazione massimo di ventuno giorni, si verifichi in Italia.
Più in generale il Ministero della salute segnala che la malattia da Virus Ebola non si trasmette per via aerea ma solo attraverso il contatto con malati e/o loro fluidi corporei e con i corpi e/o fluidi corporei di pazienti deceduti o, nei Paesi dove la malattia è presente, attraverso contatti stretti con animali selvatici vivi o morti.
Al momento, l'Organizzazione mondiale della sanità continua a non ritenere necessarie restrizioni a viaggi o rotte commerciali.
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