Stop ai lavoratori stagionali da Liberia e Guinea dopo la chiusura delle frontiere della Costa D'Avorio. La paura fa esplodere il prezzo!
A rischio il raccolto del cioccolato. Le diffusione del virus Ebola arriva a colpire anche il cioccolato. La Costa d'Avorio, maggiore produttore di cacao al mondo, non ha ancora registrato alcun caso, ma ha comunque da tempo chiuso le sue frontiere con i vicini Liberia e Guinea, da dove normalmente arrivarono molti lavoratori stagionali, e ora il raccolto è rischio.
La Costa d'Avorio produce in media circa 1,6 milioni di tonnellate di cacao l'anno, il 33 per cento del totale nel mondo, e il contraccolpo sui prezzi si è già fatto sentire, mentre le maggiori aziende internazionali del settore si stanno organizzando per raccogliere fondi da donare in aiuti per combattere e prevenire il virus.Ancora una volta, la questione dell'aumento improvviso dei prezzi delle materie prime e delle derrate alimentari, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", comporta inevitabili conseguenze per i consumatori dopo che il governo ivoriano, ha disposto la chiusura delle frontiere con i sui vicini sin dallo scorso agosto e a settembre i costi dei futures del cacao si sono impennati.
Da una media tra i 2'000 e 2'700 dollari per tonnellata, hanno raggiunto i 3'400 dollari, stabilizzandosi attorno a 3.100 dollari, anche a causa delle speculazioni senza controllo che si verificano nei mercati globali sui quali, viene dimostrata l'assenza di qualsiasi regola che possa calmierare le fluttuazione.Non ci resta, dunque, che aspettare quello che accadrà sui prezzi al dettaglio anche nel Nostro Paese, anche se confidiamo che le imprese italiane possano parare i colpi per un prodotto che non può mancare nei nostri bar e nelle nostre case.
Lecce, 12 ottobre 2014
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