SANITA': TROPPE DIFFERENZE NORD-SUD. CITTADINI PAGHINO IN PROPORZIONE AI SERVIZI RESI
LO CHIEDE IL CODACONS DOPO I RISULTATI DEL RAPPORTO AGENAS
Le differenze tra il nord e il sud Italia sul fronte dei servizi sanitari sono "inaccettabili" e danneggiano i cittadini residenti nelle regioni meno virtuose. Lo afferma il Codacons, commentando i risultati del Programma nazionale esiti 2014 di Agenas e Ministero della Salute.
Dal rapporto emerge come il Sud Italia, seppur in miglioramento, sia ancora in ritardo sugli standard minimi fissati dal Ministero – spiega l'associazione – ad esempio nelle regioni del Mezzogiorno i parti cesarei rappresentano il 40% del totale, toccando quota 50% in Campania, contro una media nazionale del 26%. Le fratture di femore sopra i 65 anni di età operate entro due giorni, altro indicatore utilizzato dal rapporto, raggiungono quota 90% al Nord per scendere al 10% in Sicilia.
"Differenze inaccettabili che creano cittadini di serie A e cittadini di serie B, pur essendo tutti gli utenti chiamati a contribuire al Servizio Sanitario Nazionale attraverso il pagamento delle tasse – denuncia il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Al contrario i cittadini dovrebbero finanziare la sanità italiana in modo proporzionale alla qualità e ai tempi dei servizi resi dalle strutture sanitarie del proprio territorio, in modo da non creare evidenti ingiustizie".
Nessun commento:
Posta un commento