Roma, 6 ottobre 2014 – Si è svolto oggi a Roma, a Palazzo Chigi, l'evento "Biotecnologie: nuovi scenari in medicina e l'industria della salute".
L'incontro, in programma nell'ambito della seconda edizione della European Biotech Week (EBW) – una intera settimana, dal dal 6 al 12 ottobre, per raccontare le biotecnologie nei loro diversi settori di applicazione – è stato organizzato da Assobiotec, l'Associazione Nazionale per lo sviluppo delle Biotecnologie, che fa parte di Federchimica, in collaborazione con ASIS (Associazione Studi sull'Industria della Salute) e Comitato nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita..
All'incontro sono intervenuti il Vice Presidente delegato alla Salute di Assobiotec, Riccardo Palmisano, insieme a Franco Cuccurullo, Presidente Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri (CNBBSV), Marco Macchia, Presidente ASIS - Associazione Studi sull'Industria della Salute, Stefano Rimondi Presidente Assobiomedica, Marco Frey, Presidente Cittadinanzattiva, Eugenio Aringhieri, Presidente Gruppo Biotecnologie - Farmindustria, Antonio Marchetti, CNBBSV - Rete Medicina Predittiva, Oncologia, Carlo Caltagirone, CNBBSV - Rete Medicina Predittiva, Malattie Neurodegenerative, Gianluigi Condorelli, CNBBSV - Rete Medicina Predittiva, Malattie Cardiovascolari e Massimo Sargiacomo dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara, con la moderazione di Roberto Turno, Vice Direttore de Il Sole 24 Ore Sanità.
"La Commissione Europea – ha dichiarato Riccardo Palmisano, Vice Presidente di Assobiotec – ha identificato le biotecnologie tra le Key Enabling Technologies (KET) in grado di contribuire, in termini di valore aggiunto, al rilancio di molteplici settori dell'industria tradizionale e alla gestione delle molte sfide che la nostra società si trova ad affrontare. Nel settore della salute, già oggi le biotecnologie consentono di sviluppare farmaci e strumenti diagnostici che hanno permesso di prevenire e curare malattie fino a ieri non preventivabili né curabili, consentendo anche al Sistema sanitario nazionale di generare risparmi sul fronte della spesa".
"Con questa iniziativa – ha sottolineato Palmisano – abbiamo voluto costruire un momento di incontro e confronto a livello istituzionale per discutere di una strategia che consenta di usare le biotecnologie come strumento di prevenzione e cura, ma anche di crescita e competitività, oltre che di sviluppo occupazionale qualificato e giovanile".
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