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lunedì 6 ottobre 2014

Case farmaceutiche nell'occhio del ciclone per la divulgazione del database che dimostra le donazioni globali a medici


Case farmaceutiche nell'occhio del ciclone per la divulgazione del database che dimostra le donazioni globali a medici e strutture sanitarie a livello mondiale. Distribuiti 3,5 miliardi di dollari. Solo la Roche e la Novartis rispettivamente 174 e 78 milioni di euro

Un database che è stato reso pubblico in Svizzera e che riguarda il mercato farmaceutico a livello mondiale, ha dimostrato che le aziende farmaceutiche con sede a Basilea Roche e Novartis hanno pagato decine di milioni di euro a medici e ospedali. Il gigante farmaceutico Roche si attesterebbe al primo posto avendo pagato più di tutte le aziende farmaceutiche attraverso dazioni in denaro o altri benefici a medici e ospedali negli Stati Uniti, vale a dire l'esorbitante cifra di 218.000.000 milioni di dollari pari ad oltre 174 milioni di euro. 

La ricerca é stata pubblicata su un quotidiano elvetico in virtù di un nuovo database che rivela per la prima volta l'entità di tutte le donazioni. Il gigante farmaceutico basilese Novartis, non é da meno avendo pagato 91 milioni dollari, poco meno di 78 milioni di euro.La banca dati specifica anche che i pagamenti in totale sarebbero stati di 3,5 miliardi dollari da parte di tutte le multinazionali del mondo. 

Di questa esorbitante cifra, ben quattro società svizzere Roche, Novartis, Actelion e Nobel Biocare avrebbero complessivamente contribuito con 315.000.000 di dollari, ossia il 9 % del totale. Con la divulgazione dei pagamenti il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti mette sotto pressione l'industria farmaceutica ed i medici che erano stati esposti al sospetto generale di essere in qualche modo corrotti. Questo tipo di donazioni sono principalmente quelle borse che non hanno nulla a che fare con la ricerca, ad esempio le spese di viaggi di lusso, inviti a pranzi luculliani o in alloggi di alberghi costosi.

Alla luce di quest'inchiesta,nuovamente l'industria delle multinazionali farmaceutiche si pone nell'occhio del ciclone che da anni sostiene che alle società in questione a partire dall'Europa, dovrebbe essere vietato completamente la possibilità di qualsiasi tipo di donazione nei confronti degli operatori e delle strutture sanitarie con sanzioni pesantissime per chi viola alcune semplici regole al fine di evitare che a comandare nel settore della ricerca farmaceutica siano sempre gli stessi e che quindi possano decidere la sorte di milioni di persone nel mondo.


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