La situazione è abbastanza critica perché le autorità nazionali australiane non riescono a risalire all'origine del focolaio; molto probabile che la contaminazione sia avvenuta a livello di produzione primaria dei frutti di bosco o in un punto della filiera di lavorazione e/o distribuzione degli stessi.Mentre in Italia secondo un documento del Ministero della salute, "la situazione di crisi si deve considerare superata considerando la riduzione dei casi di malattia riconducibili al consumo di frutti di bosco, resta però il problema delle bacche acquistate da aziende che potrebbero avere acquistato la materia prima contaminata dalla Cina e Cile o dall'Australia per venderla direttamente o usarla come ingrediente per altri dolci congelati.
In ultimo, Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", si raccomanda, quindi, di consumare i frutti di bosco congelati/surgelati solo cotti, facendoli bollire (100°) per almeno 2 minuti, evitandone il consumo di bacche crude. Inoltre si invita il Ministero della salute a fare una corretta valutazione del rischio, mantenendo una particolare attenzione sulla sorveglianza dell'Epatite virale A.
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