Milano, 21 aprile 2015 – Proposto e redatto dal Ministero della Salute, con l'approvazione finale della Conferenza Stato/Regioni del 25 marzo 2015, il testo "Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) – Linee guida per l'applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute", è il punto di riferimento per istituzioni e addetti ai lavori. Per l'associazione di produttori F.I.V.R.A. (Fabbriche Isolanti Vetro Roccia Associate) si tratta di un nuovo documento che conferma le norme attualmente in vigore a livello europeo e mette finalmente chiarezza sull'utilizzo in sicurezza dei materiali isolanti più utilizzati al mondo (lana di vetro e lana di roccia).
Le linee guida chiariscono il valore della "Nota Q" del Regolamento (CE) n.1272/2008 e ribadiscono il ruolo della bio-solubilità come criterio di esenzione a ogni classificazione di pericolosità, al pari del criterio di esenzione relativo a dimensione e diametro delle fibre ("Nota R" dello stesso Regolamento).
È assodato che le fibre con elevate concentrazioni di ossidi alcalini e alcalino-terrosi sono bio-solubili e di conseguenza poco bio-persistenti: ciò significa che le fibre vengono smaltite dall'organismo prima che possano dare luogo a eventuali effetti nocivi.
Se le fibre minerali superano il test di bio-solubilità sono automaticamente classificate come non cancerogene. Le lane minerali prodotte e distribuite dai soci F.I.V.R.A. sono tutte conformi alla Nota Q, caratteristica peraltro certificata grazie all'adesione volontaria al marchio indipendente EUCEB.
"Siamo soddisfatti nel veder pubblicato un nuovo documento che riunisce tutte le norme inerenti alle FAV, ribadendone ancora una volta il loro utilizzo in totale sicurezza – dichiara Carlo Boschieri, Presidente di F.I.V.R.A. - Le linee guida portano una chiarezza definitiva in merito alle lane minerali, recentemente oggetto di dibattito, e ci permettono di ribadire ulteriormente la garanzia di salubrità dei nostri prodotti. La conformità alla "Nota Q", che stabilisce la bio-solubilità delle fibre, colloca i prodotti degli associati F.I.V.R.A. (lana di roccia, lana di vetro e lana di scoria) al massimo livello di sicurezza. Le nuove Linee Guida – prosegue Boschieri – devono essere il punto fermo per l'applicazione e l'utilizzo dei prodotti isolanti in lana minerale, senza lasciare spazio a dubbi o timori scientificamente ingiustificati , come avviene nel resto dei paesi europei".
Per quanto riguarda la messa in opera delle lane minerali rispondenti alla "Nota Q" o alla "Nota R" (quindi non pericolose), le linee guida confermano l'applicazione delle norme base di prudenza: maschera protettiva, guanti, occhiali e indumenti da lavoro. Anche per la fase di smaltimento il nuovo documento attesta che i rifiuti costituiti da lane minerali bio-solubili non sono rifiuti pericolosi, ma rifiuti speciali non pericolosi, il cui deposito deve avvenire all'interno della discarica in celle simili a quelle per i rifiuti inerti.
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