L'assessore Gucciardi ha ricostruito il processo di riforma sanitario partendo dalla riforma Balduzzi fino al decreto ministeriale 70/2015.
L'insularità della nostra regione, con più isole, e le pessime vie di comunicazione rappresentano infatti vincoli determinanti per la definizione della rete ospedaliera che impongono l'adeguamento del decreto in base alle caratteristiche del territorio e dai Comuni a valenza turistica.
L'assessore ha illustrato il percorso che ha intrapreso: ha consegnato delle schede tecniche ai direttori generali delle aziende sanitarie e attende la riconsegna delle stesse compilate indicando criticità, problematiche, proposte e e le soluzioni di ogni singola azienda in cui applicherà i range massimi sulla base degli indici demografici. Farà, inoltre, sapere quali Pronto soccorso - che effettuano meno 20 mila accessi all'anno - saranno chiusi e sostituti dai punti territoriali di emergenza".
Metterà assieme tali schede ed in assessorato saranno studiate tecnicamente e sottoposte poi al ministero per chiederne le modifiche e chiedere eventuali sforamenti dei range massimi.
"Abbiamo sollecitato l'assessore a chiedere al Ministero l'immediata proroga delle graduatorie valide e procedere con le assunzioni. Gli ospedali sono al collasso ed è a rischio la salute dei cittadini. Gli ospedali saranno classificati sulla base della rete dell'emergenza assicurando che non chiuderà nessun ospedale di base, in quest'ultimi saranno mantenute 4 specializzazioni - precisa la FSI-Usae .
"Negli ospedali di comunità ci saranno le riabilitazioni, geriatrie, con una degenza media prevedibile di 15-20 giorni, Hospice, rsa, ambulatori e consulenze specialistiche. Abbiamo chiesto se sarà potenziata l'assistenza territoriale e domiciliare per impiegare le molteplici professioni sanitarie coinvolte nel processo di assistenza e l'assessore ha detto che ha già presentato un piano di integrazione socio-sanitario che comprende l'assistenza territoriale che si trova già in sesta commissione sanità".
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