CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo



Cerca nel blog

mercoledì 14 settembre 2016

Portatori di una malattia genetica, genitori riescono ad avere un bambino sano dopo diagnosi genetica preimpianto

Due gravidanze fallite non hanno scoraggiato una coppia svizzera portatrice sana della malattia di Gaucher che si è rivolta al centro di medicina della riproduzione ProCrea di Lugano per coronare il proprio sogno

Due gravidanze fallite alle spalle e quasi tre anni e mezzo di calvario. Ma alla fine è arrivato Tommaso. 

Un bel bambino sano; sano anche se i suoi genitori, Lisa e Claudio, sono portatori di una grave malattia genetica recessivaGrazie all'analisi genetica preimpianto (PGD - preimplantation genetic diagnosis) è stato identificato l'ovocita senza la mutazione genetica materna, eliminando quindi la possibilità che la malattia potesse essere trasmessa al figlio.

«Quando entrambi i genitori sono portatori sani della medesima malattia genetica recessiva, c'è il 25% delle possibilità di trasmettere la malattia al nascituro», premette Giuditta Filippini, genetista e direttrice di ProcreaLab di Lugano che con la ginecologa Marina Bellavia del centro ProCrea ha seguito la coppia. «In questo specifico caso, i genitori sono risultati entrambi portatori sani della malattia di Gaucher: una malattia ad accumulo lisosomiale di origine genetica che provoca danni a carico di molti organi e al sistema nervoso».

Il cammino di Lisa e Claudio è iniziato nel maggio 2013 con l'annuncio della prima gravidanza. «Alla 23esima settimana però la magia è scomparsa», raccontano.

«La bambina che aspettavamo era gravemente malata e non sarebbe potuta arrivare al termine della gravidanza. Per evitare pericolose complicanze, l'unica soluzione era l'interruzione della gravidanza. Abbiamo accettato ciò che la natura ci ha offerto, ma abbiamo voluto sapere. L'autopsia e, in seguito, l'analisi genetica hanno rivelato la presenza della malattia di Gaucher, così abbiamo scoperto di esserne portatori sani. È un fatto che succede ad una coppia su centomila; noi siamo quella coppia. Ci siamo fatti forza, uniti nel nostro amore e, desiderosi di diventare mamma e papà, ci abbiamo riprovato».

La seconda gravidanza è arrivata all'inizio del 2015. Le speranze però sono durate poco: la villocentesi fatta alla 13esima settimana ha rivelato che la piccola era nuovamente affetta dalla malattia di Gaucher. «Ci è crollato il mondo addosso», ricordano.

Anche se «dolorosa e inumana», l'unica soluzione è stata l'interruzione di gravidanza.

La svolta è arrivata quando il ginecologo della paziente ha indirizzato la coppia al centro ProCrea, tra i pochissimi centri svizzeri in grado di eseguire l'analisi genetica preimpianto sui globuli polari.

Continua la direttrice di ProcreaLab:  «Parliamo di una diagnosi che ha come vantaggio quello di non andare a toccare in alcun modo l'embrione. Anzi, il globulo polare, essendo un cosiddetto "prodotto di scarto", non ha nessuna funzione e non sarà parte dell'embrione ma permette di determinare se la mutazione familiare materna è presente oppure no nell'ovocita che genererà l'embrione».

La PGD comporta un cammino lungo e di equipe. «Partendo dalla diagnosi della malattia di Gaucher, fatta dal ginecologo della paziente - ricorda Filippini -, con gli specialisti di ProCrea è stata avviata una terapia di procreazione assistita che ci ha permesso di recuperare gli ovociti da analizzare. La biopsia dei globuli polari e la loro successiva analisi genetica ha permesso di stabilire quali ovociti fecondati potessero essere impiantati nell'utero della paziente, senza rischiare di trasmettere la malattia».

Il lavoro più grande però è stato fatto da Lisa e Claudio, che, malgrado un percorso difficile e molto doloroso, non si sono mai arresi. Per loro infatti, si è trattato di «tornare a sperare, tornare ad essere "persone normali" con la capacità di dare vita a delle bellissime creature», concludono.
Ora stringono con gioia tra le braccia Tommaso, un bambino desiderato, voluto e soprattutto sano.

ProCrea - Con una lunga esperienza nel campo della medicina della riproduzione, ProCrea è il maggiore centro di fertilità della Svizzera ed è un polo di riferimento internazionale. ProCrea è composto da un'équipe professionale di medici, biologi e genetisti specialisti in fisiopatologia della riproduzione.


Unico centro svizzero ad avere al suo interno un laboratorio accreditato di genetica molecolare, ProCrea esegue analisi genetiche per lo studio dell'infertilità con tecniche d'avanguardia.
La sede principale è a Lugano in via Clemente Maraini, 8.
www.procrea.ch.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *