“L'Ausl Romagna in prima
linea nei trapianti di cornea”
Nel 2016 sono
stati effettuati interventi su pazienti provenienti da tutte le Regioni
d’Italia
In
Italia si eseguono ogni anno circa cinquemila trapianti di cornea e l'Emilia
Romagna si colloca tra le prime Regioni a livello nazionale. Nelle strutture
ospedaliere il trapianto si effettua in diversi Ospedali e l’Unità Operativa di
Oculistica di Ravenna, riferimento per l'Ausl Romagna, è fra le prime a livello
regionale.
In cosa
consiste il trapianto?
"Il
trapianto di cornea consiste nella sostituzione della parte malata della
cornea con un tessuto corneale prelevato da un donatore - spiega l' oculista
dottor Luca Avoni, già
Responsabile della Banca delle Cornee dell' Emilia Romagna e ora coordinatore
per l'Ausl Romagna del progetto Cornea, nell’ambito dell’Unità Operativa di
Oculistica di Ravenna diretta dal dottor
Domenico D’Eliseo.
Il
percorso organizzativo che sottende al trapianto di cornea è molto complesso:
c’è la prima fase di “procurement”,
o prelievo, svolto da tutti gli ospedali regionali e una di “
Banking” svolta dalla Banca cornee dell’ Emilia Romagna. Questa raccoglie le
cornee, le studia, le conserva, le certifica e le invia ai Centri trapianto che
poi le impiantano sul paziente-ricevente.
Nel 2015 sono stati
effettuati 585 interventi di trapianto di cornea nelle strutture ospedaliere
dell’Emilia Romagna . Di questi circa 200 nella sola Ausl della Romagna. Il
trend di crescita è ancora più evidente nel 2016 e, anche se i dati
completi non sono ancora stati elaborati, Ravenna si colloca tra i primi
Centri in Regione.
L’attività del dottor Avoni è stata determinante nel
successo del Centro Trapianti di Ravenna e si è ulteriormente sviluppata nel
Coordinamento delle U.O. di Oculistica della Ausl Romagna che afferiscono al
Dipartimento Testa - Collo, diretto dal Prof.
Claudio Vicini, soprattutto nel diffondere la cultura della donazione
e nell’ottica di ottimizzare l’attività di prelievo cornee in Romagna. Ora
svolgerà un’azione di collaborazione con i Responsabili Distrettuali per i
prelievi di organi per redigere una procedura unica che renda uniforme l’azione
nei diversi ambiti.
"Stiamo
effettuando attività di ricerca - spiega il dottor Avoni - nel campo dei
trapianti di cornea endoteliali, con lo sviluppo di un sistema di controllo
della pressione per il taglio delle cornee e abbiamo presentato i risultati in
Congressi nazionali e internazionali. Un altro settore in cui ci stiamo
impegnando proficuamente e' la ricerca sul taglio delle cornee con
femtolaser."
Naturalmente, però, va ricordato che non ci sarebbero
trapianti se non ci fossero donazioni.... e gli emiliano romagnoli per fortuna
si sono sempre distinti in generosità, anche in questo settore.
L '
Italia e' oggi al primo posto in Europa per numero di cornee donate e
trapiantati e l'Emilia Romagna è tra le prime regioni per donatori . Donare le
cornee dopo la propria morte è una grande opportunità per tutti ed è un gesto di
grande rilevanza sociale. La donazione di cornee , ed il successivo trapianto,
permettono di curare un’altra persona con gravi problemi della vista,
migliorandone sostanzialmente la qualità della vita. La legge prevede che siano
i familiari aventi diritto ad esprimere il consenso al prelievo delle cornee
del proprio congiunto.
Ma i
pazienti pagano per ricevere un trapianto di
cornea?
Negli
Ospedali pubblici della Regione Emilia Romagna il trapianto di cornea viene
eseguito gratuitamente, seguendo una lista di attesa che viene gestita dal
Coordinamento Regionale dei Trapianti e dalla Banca delle Cornee. Si tratta di
un intervento di routine, che viene eseguito in molti centri autorizzati e che
ha una incidenza di complicazioni limitata con percentuali di rigetto molto
basse ed una altissima probabilità di successo con le metodiche moderne di
chirurgia lamellare.
Quali
sono, a questo punto, le novità che i pazienti si devono aspettare nei trapianti
di cornea?
"Stiamo
indirizzandoci verso tecniche sempre più conservative - conclude il
dottor Avoni - che mirano a correggere la
patologia, conservando in situ la parte della cornea sana. Stiamo
applicando tutte le tecniche innovative di trapianto mini-invasive : dalla
sostituzione dell'endotelio (DSAEK, UT-DSAEK, DMEK) per distrofie endoteliali e
cheratopatia bollosa a quella dello stroma (SALK, DALK) per cheratocono,
leucomi, distrofie stromali e anche di trapianto corneale totale (PK), quando
necessario (ferite perforanti o patologie che coinvolgono tutti gli strati della
cornea)."
Nessun commento:
Posta un commento