CONVEGNO:
FIBRILLAZIONE ATRIALE ED ICTUS CARDIOEMBOLICO
Prospettive terapeutiche e sostenibilità economica
Martedì, 26 novembre 2013 (ore 08.30 - 14.00)
CAMERA DEI DEPUTATI - Palazzo Marini - Sala delle Colonne - Via Poli, 19 - Roma
COMUNICATO STAMPA
COMBATTERE INFARTO ED ICTUS CON NUOVI FARMACI…ED UNA NUOVA LEGGE
Le ultime terapie anticoagulanti sono una "mano santa" per il paziente e per le casse dello Stato: il maggior costo dei farmaci è controbilanciato dalla riduzione dei controlli ematici e dal minor numero di casi di ischemia ed emorragia cerebrale.
L'incidenza delle malattie cardiovascolari è in continuo aumento. A livello nazionale, recenti dati Istat stimano che 1 italiano su 4 è affetto da malattie cardiovascolari, e il costo annuale per gli interventi cardiochirurgici è di 650 milioni di euro. Per di più, il numero dei malati di fibrillazione atriale potrebbe raddoppiare entro il 2050, con conseguente aumento dei casi di ictus: se così fosse, le ripercussioni sulla salute della collettività e sulla spesa sanitaria sarebbero enormi.
Nel corso del convegno onorevoli, senatori, medici, scienziati ed esperti del settore dibatteranno il tema organizzato dall'Associazione "Giuseppe Dossetti: i Valori" (www.dossetti.it), analizzando queste patologie sia da un punto di vista legislativo che economico-sanitario.
I nuovi farmaci anticoagulanti orali sono in grado di "combattere" al meglio fibrillazione atriale ed ictus, ma i pazienti italiani devono fare i conti con gli ostacoli che la burocrazia e le norme di governo frappongono tra loro e i ritrovati medici di ultima generazione. "Diminuire la spesa e migliorare la qualità di vita dei malati -, ha dichiarato Claudio Giustozzi, Segretario nazionale dell'Associazione -. E' in virtù di questa filosofia che chiediamo al Governo di rinnovare la legislazione in materia di malattie cardiovascolari. La crisi economica che affligge il Paese deve essere uno stimolo a dare il meglio, non un paravento dietro cui nascondersi!".
Proprio per tale ragione, l'Associazione si è fatta promotrice di un DdL presentato alla Camera lo scorso 30 maggio. Se convertita in legge, tale proposta assicurerà ai pazienti percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali mirati e di carattere multidisciplinare.
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