L'aumento del rischio sarebbe simile indipendente dal contraccettivo orale utilizzato, secondo il dottor Shan Lin, autore principale dello studio incentrato su 3.406 donne oltre 40 anni tra il 2005 e il 2009.
Il professore di oftalmologia che ha presentato il suo lavoro alla conferenza annuale dell'American Academy of ophthalmology " ha evidenziato come questo studio dovrebbe incoraggiare la ricerca futura per stabilire la relazione di causa ed effetto tra uso di contraccettivi orali ed il glaucoma".
Ed ha consigliato: "Al momento le donne che assumono contraccettivi orali per tre anni o più dovrebbero sottoporsi ad una visita oculistica ed essere seguiti regolarmente, soprattutto se hanno altri rischi esistenti di glaucoma,".
Il glaucoma, una delle principali cause di cecità, che colpisce circa l'1% della popolazione di più di 40 anni, è una malattia cronica derivante dalla distruzione progressiva delle fibre del nervo ottico a causa di vari fattori, di cui il più comune è l'aumento anormale della pressione intraoculare (IOP).
Lungi da lanciare alcun allarme, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ovviamente invita a seguire il consiglio del professore americano rivolgendosi a tutte le donne che fanno uso di tale tipo di contraccettivi, a farsi monitorare anche da un oculista.
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