Nel mondo sono quasi due miliardi gli adulti in sovrappeso o obesi e nella stessa condizione sono ben 42 milioni di bambini con meno di cinque anni. Una situazione allarmante, che colpisce in misura maggiore le classi più povere e meno istruite della popolazione.
Ma qual è la causa dell'obesità?
"L'organismo regola il senso di sazietà e di appetito attraverso un dialogo costante tra i vari organi, ma un ruolo fondamentale è svolto dal tessuto adiposo, il grasso, che può essere considerato a tutti gli effetti un organo, in quanto produce ormoni importanti nella regolazione del bilancio energetico", spiega Margherita Maffei, ricercatrice dell'Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Cnr di Pisa e coordinatrice dell'evento con Amalia Gastaldelli (Ifc-Cnr) e Giovanni Pacini dell'Istituto di neuroscienze (In-Cnr) di Padova. "Tra le sostanze prodotte dal grasso c'è la leptina, una proteina che dà informazioni al cervello sulle scorte energetiche presenti nel tessuto adiposo.
Il cervello, elaborando questi dati, produce la sensazione di fame o di sazietà ed è grazie a tale sistema che il peso si mantiene costante. Studi condotti sul cervello, anche tramite tecniche di neuroimaging, hanno rivelato che negli obesi questo meccanismo è alterato".
Nel corso dell'evento si parla anche delle tecnologie oggi a disposizione per mappare con precisione la distribuzione del grasso nel corpo e conoscere così, in base alla sua localizzazione nell'organismo, i rischi a cui si va incontro per la salute. Spazio è riservato inoltre alle conseguenze che il sovrappeso in gravidanza ha sui nascituri e di come prevenire l'obesità negli adulti e nei bambini.
All'evento hanno aderito le principali società scientifiche italiane che si occupano del tema: Sid-Società italiana di diabetologia, Sio-Società italiana dell'obesità, Sicob-Società Italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche. Partecipano inoltre l'Easo-Società europea per lo studio dell'obesità e Acn-Collegio americano di nutrizione.
Per informazioni: Margherita Maffei, Istituto di fisiologia clinica del Cnr, tel. 050/995169, cell. 348/0664345
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