Recenti studi
scientifici dimostrano che il caffè non interferirebbe con il rischio di
aritmia cardiaca
Milano, 11 maggio 2015 – Da diversi anni la comunità scientifica ha
approfondito attraverso specifici studi il tema del caffè e dei suoi effetti
sulla salute. In particolare, l’Institute
for Scientific Information on Coffee (ISIC, www.coffeeandhealth.org) ha appena concluso una revisione della letteratura
scientifica sul rapporto tra il consumo di caffè e aritmia. Gli studi
scientifici condotti fino a oggi suggeriscono che un moderato consumo di
caffeina (3-5 tazzine al giorno) non aumenterebbe l’incidenza di aritmia. Un
moderato consumo di caffè può, quindi, essere considerato come parte di una
dieta bilanciata e di uno stile di vita attivo.
Queste le principali
evidenze:
-
tre importanti
studi dimostrano che non esiste associazione tra il consumo di caffeina e l’aumento
del rischio di fibrillazione atriale,,
-
lo studio del
2011 non ha rilevato alcun aumento del rischio di aritmia in relazione
all’assunzione di caffeina. Anzi, è servito per rilevare che tra i bevitori di
caffè è stata rilevata una piccola ma significativa riduzione di tale rischio
-
quattro ulteriori
studi sono arrivati alla conclusione che per la maggior parte dei pazienti non
c’è alcuna correlazione tra il consumo di caffè e aritmia,,,
La fibrillazione
atriale, fenomeno per cui il cuore si contrae a un tasso molto elevato e in
modo irregolare, è il tipo di aritmia cardiaca più comune, che colpisce l’1-2%
della popolazione. Complessivamente, più di 6 milioni di europei soffrono di
fibrillazione atriale ed è previsto che la diffusione di tale disfunzione possa
raddoppiare nei prossimi 50 anni. Questo dato assume particolare rilevanza se
si tiene conto che almeno l’1% del budget sanitario annuale dei Paesi
dell’Europa Occidentale viene investito nella gestione della fibrillazione
atriale.
Per
maggiori informazioni su caffè e aritmia:
http://coffeeandhealth.org/wp-content/uploads/2015/04/ISICS-Coffee-And-Arrhythmia-A4-leaflet_v6.pdf
IL PARERE
DELLA SOCIETA’ ITALIANA DI SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE - SISA
“Il timore che il
consumo di caffè potesse facilitare o provocare un’ aritmia cardiaca è stato
uno dei primi ad essere avanzati, date le peculiari azioni farmacologiche della
caffeina. Da tempo però sia la ricerca che l’esperienza clinica hanno fornito
dati rassicuranti: il consumo di dosi moderate di caffè non provoca disturbi
del ritmo cardiaco, evento che può invece verificarsi in soggetti
particolarmente sensibili e solo in casi di forte consumo.
A suffragare
ulteriormente tali rassicuranti considerazioni sono arrivati, negli ultimi due
anni, i dati di numerosi studi epidemiologici di lunga durata coinvolgenti
svariate migliaia di persone. Le conclusioni pressoché unanimi di questi ampi
studi sono state che il consumo di caffè non solo non influisce sulle varie
forme di malattie cardiovascolari quali aritmia cardiaca o insufficienza
cardiaca, ma é addirittura in grado di mostrare un effetto benefico, e quindi
determinare un rischio ridotto, sia nel caso di aritmia atriale che in quello
di aritmia ventricolare.
Sono stati questi
recentissimi dati a conferire maggior forza alla affermazione che una
assunzione regolare di caffè, così come non aumenta il rischio di malattie
cardiovascolari in soggetti sani, non
aumenta nemmeno il rischio di nuovi episodi cardiovascolari in pazienti già
portatori di cardiopatie, diabete o ipertensione, e potrebbe anzi addirittura
risultare protettivo in entrambe le categorie di persone.”
Per
ulteriori informazioni
Ufficio stampa Consorzio Promozione Caffè, Ketchum
Letizia
Benedettini - tel. 02 624119.31 – letizia.benedettini@ketchum.com
Il Consorzio Promozione Caffè riunisce Aziende che producono e commercializzano le
diverse tipologie di caffè torrefatto, caffè decaffeinato, caffè solubile e
capsule e cialde di caffè. Da oltre 20 anni il Consorzio è impegnato a
promuovere un programma di educazione
e informazione su caffè e caffeina e i loro
effetti sulla salute, sulla base delle evidenze
scientifiche pubblicate.
S.I.S.A.
Società Italiana di Scienza
dell’Alimentazione
Via Bu Meliana, 12
00195
Roma
Shen J. et
al. (2011) Dietary factors and incident atrial fibril¬lation: the Framingham
Heart Study. Am J Clin Nutr; 93:261-6.
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