INCONTRO SU POLITICA E WELFARE IN SALUTE MENTALE
Nasce un tavolo tecnico
Mercoledì 14 maggio 2014 presso la Piazza dei Mestieri a Torino, FENASCOP in collaborazione con CDO Opere Sociali, per cui era presente il presidente del Piemonte Felice Vai e l' Associazione Medicina e Persona con il dottor Franco Cavalot, ha incontrato i candidati al prossimo consiglio regionale e al parlamento europeo, per un confronto volto alla definizione di nuovi canali per una concreta condivisione e collaborazione.
FENASCOP ha la prerogativa di proporsi come interfaccia con le istituzioni, come rappresentante sindacale e culturale di un settore – quello della terapia e riabilitazione psichiatrica extraospedaliera - in cui i pazienti soffrono di forte stigmatizzazione e in cui le professionalità rischiano, o hanno rischiato, di vedersi emarginate o ignorate.
"Il Piano di Rientro e le recenti evoluzioni della politica sanitaria regionale hanno infatti reso evidente la necessità di costruire nuove interlocuzioni istituzionali, che comprendano tutti gli attori coinvolti nella erogazione, fruizione e progettazione dei servizi socio sanitari, con l'obiettivo di delineare e costruire un nuovo welfare per il Piemonte" ha sottolineato Sara Cassin presidente di Fenascop.
Grazie all'incontro e alla valutazione della situazione, i candidati hanno firmato un accordo per istituire un Tavolo tecnico, costituito da personale dei DSM; Associazioni , famigliari e pazienti, centrali di rappresentanza di fornitori ed erogatori di servizi, tecnici qualificati.
"Questa tavola rotonda trova i suoi presupposti in un percorso di interlocuzione con la Direzione sanità della Regione compiuto dalle rappresentanze degli erogatori di servizi e prestazioni sanitarie e sociosanitarie del privato sociale ed imprenditoriale accreditato insieme alle associazioni di familiari ed utenti intorno al tema della salute mentale e della riabilitazione psichiatrica" ha proseguito Sara Cassin.
Dal 2011 infatti tali rappresentanze hanno lavorato talvolta in un clima di acceso confronto dialettico con ASL e Assessorato alla salute e welfare, per la definizione di regole chiare e condivise in particolare sulla residenzialità leggera, che garantissero ai cittadini-utenti equità ed accessibilità ai servizi, qualità delle prestazioni erogate, informazione e libera scelta del luogo di cura, e nel contempo che consentissero agli erogatori di realizzare servizi efficaci, trasparenti e sostenibili ed ai familiari dei pazienti la possibilità di monitorare e valutare la qualità dei servizi erogati.
Un obiettivo importantissimo, ha sottolineato Sara Cassin : "E' nostra convinzione che oggi più che mai, alla luce dei nuovi assetti socio-economici, occorra una revisione profonda del nostro sistema socio sanitario, all'interno del quale deve poter trovare spazio un modo nuovo di programmare, progettare e gestire la riabilitazione psichiatrica e la salute mentale in generale, dunque una nuova politica socio sanitaria.
La necessità di un maggiore coinvolgimento e scambio nei processi decisionali è ormai nota a tutti, la speranza è dunque che con questo Tavolo tecnico si giunga a una nuova politica, capace di partecipazione attiva ai processi di progettazione, programmazione e controllo di tutti gli attori coinvolti, in un'ottica di sistema e non più attraverso rigidi processi lineari, che ad oggi hanno mostrato tutti i limiti dell' autoreferenzialità.
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