Roma, 10 ottobre 2016 – Cosa conosciamo della Fibrosi polmonare idiopatica (IPF)? Veramente poco, eppure è fra le malattie rare più diffuse in Italia.
L'IPF colpisce soprattutto uomini tra i 50 e 70 anni e comporta un progressivo accumulo di tessuto cicatriziale nel polmone che, nel tempo, danneggia la funzione respiratoria, compromettendo la capacità di svolgere attività e la qualità della vita del malato.
La salute generale della persona può deteriorare rapidamente, portando a esito fatale in 2-5 anni dalla diagnosi.
Molte sono le problematiche che ostacolano una gestione adeguata di questa patologia, la diagnosi è spesso ritardata poiché la malattia può manifestarsi con sintomi confondibili con altri disturbi del polmone.
Negli ultimi anni sono moltissimi gli studi condotti per trovarne la cura e per scoprirne le cause.
Ma cosa significa convivere con questa patologia? La sua natura di malattia rara, cronica e irreversibile, tra l'altro, fa sentire il malato isolato e solo.
Reverb, con la collaborazione dell'associazione culturale Effetto Larsen, l'associazione pazienti "Un respiro di speranza" Onlus di Roma e con il contributo non condizionato di Boehringer Ingelheim, ha avviato un progetto di comunicazione educazionale per sensibilizzare le persone sulla Fibrosi Polmonare Idiopatica.
Attraverso una serie di interviste condotte a medici e pazienti sono state raccolte informazioni e testimonianze utilizzate per la costruzione del reading teatrale "Respirare sott'acqua – esercizi di sopravvivenza spirituale".
L'appuntamento è per lunedì 17 ottobre alle ore 19 presso il Teatro Sala Umberto di Roma, con un aperitivo di benvenuto nel foyer per accogliere il pubblico e dare la possibilità di raccogliere le prime informazioni presso il banchetto informativo dell'associazione pazienti "Un respiro di speranza" Onlus di Roma.
Alle ore 20 il reading teatrale "Respirare sott'acqua – esercizi di sopravvivenza spirituale" a cura dell'associazione culturale Effetto Larsen, vedrà in scena l'attrice Matilde Facheris, con un testo di Lorenzo Piccolo e la regia di Matteo Lanfranchi.
Il filo conduttore è il racconto di una persona sana che viene a contatto con la malattia dovendo svolgere un'indagine attraverso delle interviste: è un piccolo viaggio di scoperta e confronto, che la porta inevitabilmente a domandarsi qualcosa anche di sé.
Ciò offre, a chi del pubblico non conosca l'IPF, una sponda sicura cui aggrapparsi, potendo immedesimarsi con l'attrice.
A questa narrazione si alternano dei racconti "in prima persona", nati dalle testimonianze dirette, che danno conto delle sensazioni, delle immagini, dei momenti chiave di un percorso clinico così difficile, attraverso uno stile asciutto ma coinvolgente.
I pazienti e familiari presenti nel pubblico hanno la possibilità di riconoscersi, di guardarsi, ma anche e soprattutto di ascoltare storie diverse dalla propria.
Attraverso ricordi, sensazioni, paure, e perché no, qualche risata - frammenti di vita, in sintesi – la lettura racconta le storie di chi, tutti i giorni, respira sott'acqua.
Al termine è previsto un momento di incontro con l'associazione pazienti, cui sarà possibile fare domande.
L'evento è a ingresso gratuito con offerta libera non obbligatoria, l'incasso raccolto sarà devoluto interamente all'Associazione pazienti "Un respiro di speranza" Onlus di Roma.
Contatti:
vocisottacqua.org
FB e Instagram: vocisottacqua
info@vocisottacqua.org
Recapito telefonico Associazione pazienti:
+39 348 446 0215
L'associazione pazienti "Un respiro di speranza" Onlus di Roma ha finalità propositive con lo scopo di aiutare a sostenere i pazienti affetti da IPF aiutando loro e i familiari ad uscire da una condizione di isolamento.
L'obiettivo è stimolare le istituzioni, sensibilizzare le persone e promuovere la ricerca attraverso un percorso da condividere.
L'associazione culturale Effetto Larsen nasce nel 2007 a Milano allo scopo di promuovere progetti di ricerca sui linguaggi performativi.
In equilibrio tra teatro e performance, si muove tra palcoscenici e spazi urbani.
Il lavoro della compagnia ha ottenuto premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, rappresentando anche l'Italia alla Biennale Giovani Artisti d'Europa e del Mediterraneo nel 2009.
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