Le
soluzioni che hanno un impatto diretto sulla somministrazione e sugli
esiti delle cure assumeranno una posizione di primo piano nei prossimi
cinque anni, secondo il gruppo Transformational Health di Frost &
Sullivan
MILANO – 18 ottobre 2016 – Il settore della sanità sta accorgendosi sempre di più del valore offerto dalle soluzioni di Big Data, specialmente nella ricerca "-omica" e nell'estrazione dati dalle cartelle cliniche.
Tuttavia, gli investimenti attuali sono focalizzati sulla risposta alle
esigenze immediate degli investitori, che spesso sono settoriali e con
benefici incrementali, a differenza di una riprogettazione organizzativa
strategica dell'approccio ai dati che offre ritorni sull'investimento
esponenziali.
Gli operatori del settore, compresi governi, contribuenti,
fornitori e consumatori, devono sviluppare strategie di Big Data
con obiettivi chiari per migliorare processi specifici, come il
coinvolgimento dei pazienti, il processo decisionale in ambito clinico,
la gestione della salute e del rischio della popolazione e il
miglioramento degli esiti. Ciò è cruciale per raggiungere la visione
futura di un sistema sanitario predittivo e prescrittivo, incentrato sul paziente.
"A livello globale, il settore della sanità si sta muovendo verso modelli di cura preventivi e basati sul valore, sebbene a diversi livelli in diversi paesi", afferma Natasha Gulati, analista del gruppo Transformational Health di Frost & Sullivan.
"Nei prossimi cinque anni, diversi paesi in Europa e nella regione Asia-Pacifico
adotteranno modelli di cura che premiano il personale clinico che
migliora gli esiti a lungo termine nei pazienti, specialmente per le
malattie croniche, piuttosto che il volume delle cure erogate. Questo
cambiamento degli indicatori chiave di performance richiederà una
migliore aggregazione, analisi e conformità dei dati ottenuti dal
personale clinico."
Nella sua recente analisi di questo mercato in continua evoluzione, Frost & Sullivan valuta un ampio insieme di case study
relativi all'uso dei Big Data in ambito sanitario, per identificare i
soggetti interessati e i segmenti che offriranno opportunità
interessanti per le soluzioni Big Data in futuro. I case study
comprendono:
- Soluzioni Big Data IBM
per gli sforzi umanitari del governo africano per combattere Ebola, gli
sforzi per identificare le frodi assicurative del North Carolina
Department of Health and Human Services, gli sforzi del Children's
Hospital di Seattle e le partnership nel settore mirate a sviluppare
nuove soluzioni per la cura del diabete con Medtronic e app per la salute personale sui dispositivi smart di Apple
- Strumenti di analisi di SAS per gli HealthPartners per ridurre i costi e migliorare le cure erogate ai pazienti
- Partnership di prodotto di Elsevier
con il fornitore di assicurazione pubblica tedesco, spectrumK, il
fornitore sanitario indiano Medanta e il Cathay General Hospital di
Taiwan
Una forza lavoro e una base clienti sempre più attente ai dati chiedono degli strumenti di analisi dei dati on-the-go
per gestire meglio le cure. Se da una parte l'interesse dei consumatori
e degli utenti finali è elevato, un elemento critico mancante a livello
enterprise è una strategia di gestione del cambiamento che vada oltre
la formazione del personale clinico sugli strumenti di Big Data.
"Il
valore dei dati sanitari sta nell'integrare e analizzare in modo
significativo i dati sanitari strutturati e non strutturati perché siano
di aiuto al personale clinico per sviluppare approcci e soluzioni nuovi
ai problemi del mondo reale",
osserva Gulati. "La gestione del cambiamento che parte dall'interno,
guidato da leader di pensiero e in collaborazione con i decisori in
ambito IT, darà un forte slancio verso la gestione e l'analisi dei Big
Data nei prossimi cinque anni."
In definitiva, l'obiettivo è rendere la sanità più predittiva e prescrittiva
attraverso informazioni e approfondimenti significativi. I principali
ambiti di applicazione dei Big Data e degli strumenti di analisi
saranno: gestione della salute della popolazione (PHM, Population Health Management), supporto alle decisioni cliniche (CDS, Clinical Decision Support) e dati del mondo reale. Entro il 2020, si prevede che le entrate globali del mercato di Big Data e strumenti di analisi in ambito sanitario raggiungeranno quota 7,50 miliardi di dollari, con in testa le Americhe, l'Europa a stretta distanza e l'Asia più lontana al terzo posto.
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