Secondo l'Oms, ma lo andiamo ripetendo anche noi dello "Sportello dei Diritti" da anni, è "meglio prevenire che curare" e il modo migliore per farlo è quello di controllare l'alimentazione, perché è proprio a tavola che l'ipertensione trova spesso terreno fertile.
Da evitare – dicono gli autori – gli alimenti conservati o trattati, soprattutto quelli in scatola, perché nella maggior parte dei casi forniscono all'organismo una dose di sodio che supera abbondantemente il fabbisogno quotidiano.Via libera, al contrario, per i cibi freschi come frutta, verdura, carni bianche, pesce, cereali, frutta secca e legumi. Tutti alimenti che, oltre a garantire un basso apporto di sodio, aiutano anche a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo.
Maggiore attenzione anche alle etichette dei cibi acquistati in particolare non solo alle calorie complessive, ma anche ai livelli di sodio che molto spesso dipendono dalle metodologie di conservazione dei prodotti.Consigli che secondo gran parte dei dietologi, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", se seguiti, possono portare a benefici ed ad un miglioramento delle proprie condizioni di vita.
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