Gli scienziati dell'Imperial College di Londra hanno calcolato che l'eliminazione o la riduzione di sei fattori di rischio sanitario impedirebbe o ritarderebbe la morte di almeno 37 milioni di persone.
Questi obiettivi di stile di vita sano sono per ridurre il consumo di tabacco di un terzo o la metà, limitare quello di alcol del 10%, e ridurre del 30% la quantità di sale consumato, per ridurre del 25% il numero di persone che soffrono di pressione alta e fermare l'aumento del numero di persone obese e diabetiche.
Il firmatario principale dello studio, il professor Majid Ezzati ha detto che questi sforzi tesi alla riduzione dei fattori di rischio gioverebbero maggiormente per le fasce di popolazione a reddito basso e medio, con 31 milioni di morti premature che sarebbero evitate o ritardate.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non si tratta della "scoperta dell'acqua calda", ma della conferma con dati scientifici che una vita più sana attraverso la riduzione o l'eliminazione dei principali fattori di rischio indicati nella ricerca, produce un sostanziale miglioramento delle condizioni di salute dell'intera popolazione.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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