Roma, 23 ottobre – "Nei primi 10 mesi del 2018, fino al 4 ottobre, sono stati documentati ben 544 casi umani di West Nile virus (WNND) di cui 216 in forma neuroinvasiva. Elevato il numero delle vittime: 39 persone hanno perso la vita, una cifra che supera di gran lunga quella dei casi documentati negli scorsi 8 anni", spiega Alberto Zolezzi, Portavoce M5S in Commissione Ambiente alla Camera.
"L'incremento esponenziale del problema è evidente, sono complessivamente 210 in Italia, dal 2008 al 2016, i casi umani autoctoni di malattia neuro-invasiva da West Nile (WNND) che sono stati notificati al centro europeo di controllo delle patologie infettive. Il Sottosegretario Bartolazzi ha relazionato anche sull'epidemia di polmoniti scoppiata di recente fra le provincie di Mantova e Brescia: parliamo di un vero e proprio record mondiale con 754 casi su cui sono in corso accertamenti causali. Per entrambe le patologie, connesse anche al clima e alle stagioni calde, è già attivo un tavolo di lavoro e sarà necessario predisporre piani di prevenzione, anche con informazione porta a porta per ridurre la proliferazione delle larve di zanzara nelle aree umide", continua il deputato.
"Sulla questione ho presentato e evidenziato in un'interpellanza ai Ministri dell'Ambiente e della Sanità l'importanza dello studio di possibili fattori causali ambientali. La proliferazione delle zanzare e l'aumento esponenziale delle larve potrebbero essere riconducibili agli spandimenti azotati limitrofi alle abitazioni di quelle aree (digestati, fanghi di depurazione ecc).
Le risposte del sottosegretario sono completamente in linea con quanto proposto nel Decreto Genova, e approvato in Commissione ambiente e Trasporti in data odierna sulla necessità di regolamentare le sostanze contenute nei fanghi da spandere, oltre che per la questione degli idrocarburi per la quale abbiamo ottenuto di poter dosare diossine, PCB, Berillio, Toluene e in ultimo Arsenico e Cromo.
Abbiamo colmato un vuoto normativo e avviato la strada per una modifica più completa della normativa con il decreto ministeriale sul tema", conclude Alberto Zolezzi.
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