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martedì 9 ottobre 2018

Allarme mondiale dal Regno Unito: "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo". RASFF lancia l’allarme, in Italia il Ministero ha lanciato allerta tre anni fa. Ma la vendita in rete continua

Allarme mondiale dal Regno Unito: "illegali ma ancora in commercio cibi brucia-grassi killer a base di dinitrofenolo". RASFF lancia l'allarme, in Italia il Ministero ha lanciato allerta tre anni fa. Ma la vendita in rete continua

Una sostanza pericolosa per la salute è stata scoperta in alcuni alimenti dietetici e integratori alimentari. L'annuncio arriva dal Regno Unito attraverso ben 4 notifiche diverse del Rasff (2018.2666 - 2668 - 2674 e 2676 del 25-09-2018), ovvero il sistema di allerta europeo rapido per la sicurezza alimentare. Il composto incriminato è il 2,4   (Dnp), a lungo utilizzato dai bodybuilder agonisti e da consumatori in cerca di soluzioni miracolose per un dimagrimento facile e rapido. Nei giorni scorsi, il Department of health inglese ha segnalato la presenza del Dnp in alcuni prodotti messi in commercio come brucia-grassi e come integratori alimentari per il dimagrimento attraverso i canali di vendita on line di internet e ha diffuso l'allarme rivolgendosi a tutti i professionisti del settore sanitario. Oggi il 2,4 dinitrofenolo è illegale, ma non è difficile procurarselo, per esempio attraverso siti Internet che ne omettono o minimizzano la pericolosità. Oltre ai pericoli legati alla sostanza, i rischi sono amplificati dalla produzione illegale, in laboratori clandestini che espongono i consumatori al rischio di sovradosaggio e contaminazioni. Il dinitrofenolo, utilizzato per aumentare il metabolismo e favorire la perdita di peso, è stato ritirato a causa di diverse incidenti mortali. In  rete però si può acquistare tranquillamente anche se viene mascherato con nomi di fantasia. Dal 2007 si sono registrati 24 casi di tossicità del Dnp e cinque di essi hanno avuto esito fatale: è quanto riporta David Walker, responsabile medico del dipartimento inglese della Salute in una lettera rivolta ai medici di base e ai professionisti che operano nei reparti di emergenza. «Nonostante tutti gli sforzi che sono stati fatti per rimuoverli dal commercio, questi prodotti sono tuttora disponibili», scrive Walker «e possono essere utilizzati da body builder e da coloro che cercano di perdere peso. In Italia il DNP non è notificato come integratore e non può essere venduto, ma in rete si compra tranquillamente. La sostanza inoltre dà luogo ad accumulo nell'organismo e non esistono antidoti in grado di salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale. Ma il problema è nella rete visto che secondo MarkMonitor, azienda specializzata nella protezione del brand online, ci sono 165 che vendono "pillola dimagranti" a base di Dinitrofenolo (DNP).  Molti di questi siti  hanno sede in paesi stranieri, e questo complica molto l'azione delle autorità sanitarie. Gli esperti del Department of health ricordano tutti i possibili sintomi dell'avvelenamento acuto da Dnp, che nei casi più gravi possono portare al decesso: febbre, disidratazione, nausea, vomito, agitazione, arrossamento della pelle, sudore, vertigini, mal di testa, respiro affannoso e battito cardiaco accelerato o irregolare. Anche il consumo prolungato di piccole quantità di 2,4 dinitrofenolo si associa a numerosi effetti avversi al sistema nervoso e cardiocircolatorio, oltre a cataratta e lesioni cutanee. Gli esperti raccomandano di disporre un ricovero ospedaliero per i pazienti che manifestano sintomi di questo tipo. In Italia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti, come in molti altri paesi Europei, è illegale vendere DNP come prodotto per la perdita di peso, ed è vietato per il consumo umano. Si raccomanda ai medici che dovessero entrare in contatto con individui sospettati di assumere questa sostanza, di informarli dei pericoli e consigliare loro di interromperne immediatamente l'assunzione. La segnalazione diffusa ieri dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti, farmaci e presidi medici (RASFF) è stata inviata dal Ministero della salute italiano.Nonostante l'allerta, questa sostanza pericolosa è ancora ampiamente venduta illegalmente online.

Lecce, 26 settembre 2018                                                                                                                                                                                            

Giovanni D'AGATA

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