Il presidente del gruppo regionale Direzione Italia/Noi con l'Italia, Ignazio Zullo, ha presentato un'interrogazione al presidente e assessore alla sanità, Emiliano
Ma la Sanità di Emiliano favorisce il precariato? La risposta non può essere che sì. Perché non si spiega diversamente come possa sfuggire all'assessore alla Sanità, nonché presidente della Regione, una situazione paradossale che si sta consumando nelle Asl pugliesi a discapito di personale che ha regolarmente partecipato e vinto un concorso.
Nei mesi scorsi, infatti, la Asl di Bari ha indetto un concorso per infermieri da assumere in tutto il Servizio Sanitario Regionale. L'espletamento ha dato vita a due distinte graduatorie: una per chi ha lavorato già nel SSR come precario (quindi con un'esperienza alle spalle) e un'altra per chi avendo i titoli ha partecipato ed effettuato anche le prove psico-attitudinali.
L'assunzione in una delle due graduatorie significa dare lavoro stabile a operatori sanitari che hanno vinto un regolare concorso. Ma ci sono alcune Asl pugliesi che, invece, preferiscono prorogare i contratti ai loro precari e quindi, finiscono, con l'ingrossare e di molto l'elenco di chi non ha un lavoro stabile, cosa che il concorso mirava proprio a eliminare.
Morale: chi ha vinto il vinto il concorso – sia che si trovi in una o nell'altra lista (con l'aggravante che quella dei precari in virtù della Decreto Madia scade il prossimo 31 dicembre) – rimane fuori, mentre il precario che non ha partecipato al concorso continua a lavorare, ma da precario.
A questo punto sono costretto ancora una volta a chiedere pubblicamente, con un'interrogazione al presidente Emiliano, se è a conoscenza di questa situazione paradossale e se si rende conto che la graduatoria del Decreto Madia, che scade il prossimo 31 dicembre, manderà a casa proprio quei precari che si intendeva stabilizzare, mentre nelle Asl si creando nuovo precariato.
Bari, 29 ottobre 2018
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