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martedì 16 ottobre 2018

Influenza: in una Top 6 i miti da sfatare

CAMPAGNA PER LA PREVENZIONE DELL'INFLUENZA: IN UNA TOP 6 I FALSI MITI DA SFATARE E LE MOSSE ANTI-VIRALI 

 

Milano, 16 ottobre 2018 – Anche quest'anno con l'inizio della stagione autunnale è in agguato la prima ondata di influenza. E i dati non lasciano dubbi sul fatto che questa patologia non vada affatto sottovalutata:

l'influenza, che nella scorsa stagione ha colpito 8,6 milioni di contagiati contro i 5 milioni e 441 mila dell'anno precedente, nei mesi invernali 2018-2019 contagerà almeno 5 milioni di persone e altrettante saranno debilitate da sindromi parainfluenzali*.

"La profilassi è fondamentale per tutelare le persone più fragili e gli anziani dai rischi dell'influenza", ha spiegato Aladar Bruno Ianes, Direttore Medico di Korian Italia, azienda leader nell'offerta di servizi per l'invecchiamento di qualità. "Anche se il vaccino non garantisce una copertura totale, attenua notevolmente i sintomi della malattia e previene il rischio di complicanze. Per la prevenzione, però, sono importanti anche le buone prassi, come lavarsi spesso le mani e utilizzare fazzoletti di carta mono uso".

 

Ma quali sono i falsi miti che circolano attorno al virus influenzale e alla sua diffusione?

 

1) L'influenza non è una malattia grave

L'influenza è una malattia infettiva contagiosa, con una fase sintomatica con febbre alta, tosse fastidiosa, brividi, stanchezza e dolori muscolari diffusi che possono persistere per diverse settimane. Solo se curata in modo tardivo e nei casi più gravi, questo virus può portare alla morte i soggetti più fragili o anziani.

2) Il vaccino contro l'influenza stagionale non è efficace

Essere vaccinati rende in ogni caso più protetti. Il vaccino viene aggiornato ogni anno con tre ceppi diversi per una migliore efficacia rispetto a un virus che muta facilmente.

3) Il vaccino contro l'influenza è pericoloso

I vaccini antinfluenzali non contengono adiuvanti e, in particolare, non contengono alluminio: i ceppi utilizzati sono inattivi e non patogeni. L'unica controindicazione è l'allergia alle proteine dell'uovo.

4) L'omeopatia è efficace quanto la vaccinazione per prevenire l'influenza

Solo il vaccino antinfluenzale ha una provata efficacia nella prevenzione dell'influenza. Perciò non può essere sostituito da un trattamento omeopatico.

5) il vaccino dell'anno precedente vale anche per l'anno in corso

In genere, il vaccino antinfluenzale stagionale è diverso da quello dell'anno precedente per almeno uno dei ceppi. I richiami di vaccino annuali sono indispensabili per disporre di una protezione efficace.

6) Il vaccino contro l'influenza stagionale è inutile

Si può affermare di avere avuto l'influenza solo dopo aver effettuato un test specifico. Accade spesso, infatti, che il virus dell'influenza venga confuso con altri virus respiratori in circolazione, che presentano sintomi analoghi.  In linea generale, le persone vaccinate che ritengono di avere avuto l'influenza hanno in realtà contratto un'infezione legata ad un altro virus.

 

 

LE MOSSE ANTI-INFLUENZA

 

"Nel caso dell'influenza il contagio avviene perlopiù per via aerea. E' quindi possibile adottare semplici accorgimenti per difendersi dal virus, modificando alcune piccole abitudini quotidiane", prosegue il Dottor Ianes. Ed ecco, in sintesi, alcuni consigli "salva-salute":

 

ü  farsi vaccinare il prima possibile

ü  lavarsi e disinfettarsi regolarmente le mani

ü  evitare di toccarsi il viso, in particolare naso e bocca

ü  soffiarsi il naso con un fazzoletto usa e getta e buttarlo nel cestino per allontanare subito batteri e germi

ü  coprirsi naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce

 

Alle persone malate, infine, è consigliabile:

 

ü limitare le uscite e rimandare le visite ai familiari;

ü indossare una mascherina chirurgica se a contatto con persone debilitate;

ü limitare i contatti: evitare di stringere le mani e abbracciare

ü pulire regolarmente gli oggetti di uso quotidiano, come occhiali, sedie, cellulare, Pc, etc.

 

Gruppo Korian, leader europeo nell'offerta di servizi di cura e assistenza per l'invecchiamento di qualità, gestisce il primo network europeo di case di cura, cliniche specializzate, appartamenti protetti, cure ospedaliere e servizi di assistenza domiciliare, disponendo in totale di 715 strutture. Il Gruppo Korian è presente in Francia, Germania, Belgio e Italia, con una capacità ricettiva di circa 72.000 posti letto e un organico di circa 47 mila operatori. Il gruppo ha evidenziato un fatturato consolidato di circa 3 miliardi di euro e punta a crescere a livello internazionale soprattutto in Paesi come l'Italia e la Germania, tra i Paesi più longevi al mondo.



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