MASSIMO BARBERIO, GE HEALTHCARE ITALIA: "L'INNOVAZIONE È LA BASE DA CUI PARTIRE PER COSTRUIRE UN NUOVO CONTRATTO PER IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO IN SANITÀ"
· Il Direttore Affari Istituzionali & Health economics di GE Healthcare Italia è intervenuto al "Forum Sistema Salute", dal 10 al 12 ottobre alla Leopolda di Firenze
Firenze, 11 ottobre 2018 – "Siamo orgogliosi di constatare come, a 40 anni dalla sua istituzione, il Sistema Sanitario Nazionale italiano si confermi tra i migliori al mondo, in grado di garantire cure di qualità a chiunque ne abbia bisogno", ha affermato Massimo Barberio, Direttore Affari istituzionali & Health economics di GE Healthcare Italia e moderatore dell'incontro "Ipotesi di contratto per il governo del cambiamento in Sanità", durante la terza edizione del "Forum del Sistema Salute", in corso alla stazione Leopolda di Firenze.
"Tuttavia", ha aggiunto Barberio, al termine dei lavori che hanno visto confrontarsi esponenti del mondo politico nazionale e regionale, professionisti clinici e rappresentanti di imprese biomedicali, "gli attori del settore che hanno preso parte alla discussione concordano nell'affermare come sia necessario agire per affrontare le sfide che ci troviamo di fronte oggi e che si faranno sempre più difficili nei prossimi anni: dell'invecchiamento della popolazione alla cronicizzazione delle patologie, così come l'introduzione di terapie sempre più efficaci ma anche più costose. I dati del III Rapporto dalla Fondazione Gimbe sulla sostenibilità del Ssn illustrati al "Forum del Sistema Salute" parlano chiaro: la spesa sanitaria, pari a 157,61 miliardi di euro nel 2016, potrebbe salire a 220 miliardi nel 2025, e la quota di spesa per la partecipazione diretta dei cittadini diventare sempre più rilevante, con conseguenti possibili disparità di accesso alle terapie. Sono necessarie più risorse, e queste andranno usate sempre meglio. Un fondo per nuovi investimenti in Sanità è fondamentale, ma potrebbe non essere sufficiente. Una governance che sappia porre la giusta attenzione a sistemi di procurement di beni e servizi in grado di favorire l'innovazione, evitando gare al ribasso e premiando le strutture più "virtuose", rappresenterebbe un primo passo concreto per il rinnovamento del nostro Sistema sanitario, permettendogli di continuare a offrire cure di qualità senza perdere la sua vocazione universalistica. L'innovazione, non solo scientifica e tecnologica ma anche organizzativa e di processo", ha concluso Barberio, "è la base da cui partire per costruire un nuovo contratto per il governo del cambiamento in Sanità".
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