Si è tenuto ieri presso la sede del Ministero della salute il primo incontro del Sottosegretario alla salute Vito De Filippo, dopo l'attribuzione della delega ai rapporti con il sindacato, con i rappresentanti di sindacati e Regioni. L'incontro si è svolto in un clima di fattiva collaborazione ed ha evidenziato la questione strategica per la quale i processi di modifica innovativa che il nuovo Patto per la Salute mette in essere per difendere, consolidare ed estendere la capacità del SSN nella sua mission di tutela della salute individuale e collettiva, non possono che attuarsi se non si realizza la comprensione, la condivisione ed il coinvolgimento dei soggetti, ad iniziare dalle centinaia di migliaia di professioniste e professionisti sanitari che dovranno quotidianamente programmarli, attuarli, monitorarli e verificarne gli effetti.
Nel SSN è in corso una profonda modifica dell'organizzazione funzionale all'evoluzione scientifica, tecnologica, nonché dell'ordinamento e della formazione delle operatrici e degli operatori: dall'ospedale per intensità di cura alle cure primarie nel territorio presenti sulle 24 ore, alle implementazioni delle competenze delle professioni sanitarie, alla valorizzazione della carriera professionale, e non solo di quella gestionale, della dirigenza medica e sanitaria. Queste sono alcune delle priorità la cui progettazione, ma soprattutto realizzazione, condivisa e convinta, non può aver corso senza il confronto e la partecipazione attiva dei soggetti che di tale modifica non saranno solo i destinatari bensì i protagonisti.
Per accettare una sfida così grande che ci attende quale l'attuazione piena ed estensiva del Patto per la Salute si è convenuto di realizzare, con un Accordo Stato-Regioni una "Cabina di regia" tra il Ministero della Salute e gli altri Ministeri interessati, le Regioni ed i Sindacati del personale del Servizio Sanitario Nazionale, sia quello dipendente che quello convenzionato, sia quello dirigenziale, medici compresi, che quello del comparto, facendo sì che "il Lavoro in Sanità" diventi coprotagonista, consapevole e non un soggetto informato, insieme a chi governa ai livelli nazionale, regionale ed aziendale, dei processi in corso di riorganizzazione nelle Aziende Sanitarie.
"L'avvio di un unitario ed unificante tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali più rappresentative che elabori, realizzi e verifichi intese programmatorie con Ministero della Salute e Regioni, anche sui contenuti del Patto per la Salute – ha dichiarato il Sottosegretario De Filippo- ritengo che debba costituire la qualificata e positiva innovazione non solo del Ministero della Salute ma dell'intero Governo che pensionando l'era nefasta degli steccati e delle contrapposizioni, anche tra le professioni, scateni tutto il protagonismo attivo e positivo, con il necessario intreccio ed integrazioni dei saperi professionali, patrimonio delle centinaia di migliaia di professionisti ed operatori sanitari da investire e realizzare per la difesa, il mantenimento e il potenziamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale, realizzando così un rinnovato "Patto tra Governo e Regioni con i professionisti produttori di salute".
Alla categoria del personale della Sanità Stato e Regioni già chiedono molto ed ricevono molto: grazie al loro quotidiano sacrificio che il SSN, nonostante le risorse sempre più ridotte, garantisce ad oltre 60 milioni di cittadini italiani e di altre nazionalità, il diritto alla salute con l'impegno ed il sacrificio di infermieri, medici ed altri operatori sanitari in sottorganico, con carichi di lavoro sempre più pressanti.
Per questo si è convenuto di dar priorità alla soluzione della parte più debole della categoria, i precari, a tal fine il Sottosegretario De Filippo ha dichiarato:
"Grande interesse per i temi che il sindacato ha posto all'attenzione dell'incontro. Il SSN vive a tutti i livelli una fase di difficoltà per il blocco dei contratti e per la platea dei precari che aspettano delle risposte. Come Governo ci faremo carico di questa fase complicata e con tanti problemi. Cercheremo le soluzioni più efficaci avviando la discussione sia in Parlamento che nel Governo".
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