Roma, 10 novembre 2014 - La Regione Lazio ha inviato una Pec ai laboratori analisi in cui preannuncia il progetto di accentramento analitico e pertanto la conseguente cessazione di attività diagnostica trasformandoli in meri centri prelievi. Quindi, 350 strutture che danno impiego a 2mila lavoratori del settore, tra cui professionisti, medici, biologi, tecnici di laboratorio, periti chimici, chimici, ecc. in maggior parte donne, cesseranno la loro attività e insieme a loro 5/6mila addetti dell'intero indotto.
Un pacco dono di Natale per migliaia di famiglie che trovano il loro sostentamento nel settore indicato con un costo basso per la Regione a fronte di milioni di prestazioni rese e con conseguente perdita economica per la collettività che pareggia quasi il budget assegnato ai laboratori stessi dalla Regione.
Sono stati già inviati telegrammi al Presidente del Consiglio e al Ministro della Sanità onde intervengano immediatamente per scongiurare il pericolo imminente e un ulteriore bagno di sangue per l'occupazione nel Lazio.
Ursap Federlazio e Federbiologi stanno preparando una manifestazione con gli addetti del settore e nelle more chiedono di essere convocati dal Ministro della Salute.
Nessun commento:
Posta un commento